CHIUSI. Tre volontari e l’ufficiale idraulico Franco Boschi hanno sorvegliato, giorno e notte, sui torrenti del Comune di Chiusi per far fronte a ben tredici allarmi, con pericolo di esondazioni, tra novembre e metà dicembre.
Un impegno che ha impedito esondazioni e danni, tranquillizzato cittadini e imprese, che il sindaco Luca Ceccobao ha voluto premiare con una medaglia e un diploma, consegnati in una breve ma significativa cerimonia in Comune.
Da anni, tre pensionati Ennio Mencarelli, Vincenzo Cardetani e Silvano Baglioni, affettuosamente soprannominati “guardiani dei fossi” entrano in servizio quando il Gragnano, il Parce, il Tresa e il Montelungo superano il livello di guardia, tra un metro e un metro e mezzo, per segnalare al centro della Regione Toscana l’eventuale pericolo, e quindi far scattare l’allerta al sindaco, al prefetto, alla protezione civile.
Da quest’anno, c’è stato anche l’aiuto della cassa di espansione e laminazione, entrata in funzione con successo ad arginare l’abbondanza di acqua del Gragnano: a difesa di Montallese e della provinciale dal rischio di esondazioni. Realizzata con circa 600 mila euro di investimenti, è entrata in funzione diverse volte in pochi giorni, sotto lo sguardo e le segnalazioni dei nostri “guardiani”. Capace di contenere 161 mila metri cubi, è caratterizzata da un nuovo argine, una sorta di terrapieno che delimita l’invaso di contenimento, si sviluppa per circa 350 metri ed è alto circa 4 metri.
La cassa di espansione ha consentito, attraverso una soglia di tracimazione, un deflusso laterale in caso di variazione di portata del torrente e di contenere l’acqua. Inoltre uno scarico ne ha permesso il suo svuotamento, dopo il passaggio delle portate di piena. Altre due casse di espansione sono previste in corrispondenza dei torrenti Montelungo e Parce che, aggiunte a quella già realizzate, richiedono un investimento totale di un milione e cinquecentomila euro, stanziati in gran parte da Regione, Provincia e Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Intanto, il lago ha superato di un metro e mezzo il livello di novembre, dando ulteriore sicurezza agli abitanti di Chiusi. In questo caso l’abbondanza di acqua è un elemento positivo, presto arricchito da nuove fognature e un impianto di depurazione delle acque reflue, per dare ai chiusini acqua ancora più pura all’origine.
Un impegno che ha impedito esondazioni e danni, tranquillizzato cittadini e imprese, che il sindaco Luca Ceccobao ha voluto premiare con una medaglia e un diploma, consegnati in una breve ma significativa cerimonia in Comune.
Da anni, tre pensionati Ennio Mencarelli, Vincenzo Cardetani e Silvano Baglioni, affettuosamente soprannominati “guardiani dei fossi” entrano in servizio quando il Gragnano, il Parce, il Tresa e il Montelungo superano il livello di guardia, tra un metro e un metro e mezzo, per segnalare al centro della Regione Toscana l’eventuale pericolo, e quindi far scattare l’allerta al sindaco, al prefetto, alla protezione civile.
Da quest’anno, c’è stato anche l’aiuto della cassa di espansione e laminazione, entrata in funzione con successo ad arginare l’abbondanza di acqua del Gragnano: a difesa di Montallese e della provinciale dal rischio di esondazioni. Realizzata con circa 600 mila euro di investimenti, è entrata in funzione diverse volte in pochi giorni, sotto lo sguardo e le segnalazioni dei nostri “guardiani”. Capace di contenere 161 mila metri cubi, è caratterizzata da un nuovo argine, una sorta di terrapieno che delimita l’invaso di contenimento, si sviluppa per circa 350 metri ed è alto circa 4 metri.
La cassa di espansione ha consentito, attraverso una soglia di tracimazione, un deflusso laterale in caso di variazione di portata del torrente e di contenere l’acqua. Inoltre uno scarico ne ha permesso il suo svuotamento, dopo il passaggio delle portate di piena. Altre due casse di espansione sono previste in corrispondenza dei torrenti Montelungo e Parce che, aggiunte a quella già realizzate, richiedono un investimento totale di un milione e cinquecentomila euro, stanziati in gran parte da Regione, Provincia e Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Intanto, il lago ha superato di un metro e mezzo il livello di novembre, dando ulteriore sicurezza agli abitanti di Chiusi. In questo caso l’abbondanza di acqua è un elemento positivo, presto arricchito da nuove fognature e un impianto di depurazione delle acque reflue, per dare ai chiusini acqua ancora più pura all’origine.