Si è passati da una quota minima di 20 centimetri all’altezza dell’idrometro a quella attuale di 1 metro e 80 centimetri, grazie all’abbondanza di precipitazioni delle ultime settimane.
Una bella notizia, che supera le preoccupazioni dei mesi scorsi per uno specchio d’acqua che disseta, letteralmente, tutta Chiusi. Ma per i cittadini c’è una doppia garanzia: il nuovo impianto dell’acquedotto, che prende acqua dal lago, è strutturato in modo da galleggiare sempre al largo, senza subire le variazioni di livello che avevano finito per interrare la vecchia pompa.
Le piogge, che hanno aiutato il lago, non hanno avuto effetti negativi per gli abitanti grazie anche alla nuova cassa di espansione, appena realizzata, che difende la frazione di Montallese dal rischio di esondazione del torrente Gragnano. Realizzata con circa 600 mila euro di investimenti, costeggia in parte la strada provinciale, ed è entrata in funzione diverse volte in pochi giorni. Capace di contenere 161 mila metri cubi, è caratterizzata da un nuovo argine, una sorta di terrapieno che delimita l’invaso di contenimento, si sviluppa per circa 350 metri ed è alto circa 4 metri. La cassa di espansione consente, attraverso una soglia di tracimazione, un deflusso laterale in caso di variazione di portata del torrente e di contenere l’acqua. Inoltre uno scarico permette il suo svuotamento, dopo il passaggio delle portate di piena. Altre due casse di espansione sono previste in corrispondenza dei torrenti Montelungo e Parce che, aggiunte a quella già realizzate, richiedono un investimento totale di un milione e cinquecentomila euro, stanziati in gran parte da Regione, Provincia e Fondazione Monte dei Paschi di Siena.