CHIUSI. A 102 anni dalla sua fondazione e a circa 50 anni dal trasferimento della sede centrale a Chiusi Scalo, Banca Valdichiana Credito Coperativo Tosco-umbro è tornata nel centro storico, inaugurando sabato 12 giugno la nuova sede di Presidenza e Direzione a Chiusi Città.
Il taglio del nastro della nuova sede, posta in Via Porsenna nel Palazzo cinquecentesco soprastante la filiale, è avvenuto nel pomeriggio di sabato ad opera della presidente Mara Moretti, alla presenza del Direttore Fulvio Benicchi, del Vicesindaco di Chiusi Fausto Bardini e di Padre Daniele parroco di Chiusi, oltrechè del Vicepresidente della Federazione toscana delle Bcc, Florio Faccendi, dei rappresentanti di Banca d’Italia e di tutto il CdA. Attorno a loro il paese di Chiusi, che ha partecipato con calore e ha contribuito ad organizzare la festa, e tantissimi soci e rappresentanti delle istituzioni e del tessuto economico e sociale anche degli altri comuni in cui la Banca è presente con filiali.
L’inaugurazione, introdotta da un colorato Corteo storico animato da Contrade, Terzieri e Filarmonica, ha rappresentato il momento centrale di una grande festa che non è stata solo della Banca ma di tutto il paese e che è iniziata fin dalla mattinata.
La giornata si era infatti aperta con la presentazione del Volume “Goti e Longobardi a Chiusi”, a cura di Carla Falluomini e ultimo della collana “I Tesori di Chiusi”, che edito dalla Banca ha avuo il pregio – come spiegato dai due relatori, Carlo Citter e Nicoletta Francovich Onesti, Università di Siena – di contribuire a colmare con rigore scientifico una certa mancanza di completezza se non un vuoto nello studio dei reperti e dei documenti sulla Chiusi del VI-VIII secolo d.C. in cui la cittadina, se non importantissima come in epoca etrusca o cristiana ricopriva ancora un ruolo rilevante che solo successivamente è andata perdendo. La presentazione ha trovato il suo coronamento nell’inaugurazione della Mostra allestita sullo stesso tema dal Museo nazionae etrusco di Chiusi grazie all’impegno della sua direttrice Dott.ssa Monica Salvini che si è proposta di rendere visibili al pubblico molti dei reperti di epoca gota e longobarda ritrovati nel territorio di Chiusi e non ancora esposti o provenienti da altri musei. Ad ottobre l’esposizione – allestita presso la Sala Mostre del Museo e aperta (con orario continuato 9-20 tutti i giorni) fino al 31 marzo 2011 – si arricchierà di ulteriori pezzi mai esposti al pubblico.
Nel pomeriggio la Banca aveva vissuto un altro momento importante con la presentazione del Bilancio sociale 2009, bilancio del decennale di Banca Valdichiana costituita nel ‘99 a seguito della fusione della Bcc di Chiusi con la Bcc di Piazze. In questo ambito la Presidente Moretti e il Direttore Benicchi hanno confermato la volontà, e la costituzione di una commissione ad hoc, per dar vita a breve ad una Società di Mutuo soccorso, che rappresenta anch’essa un ritorno alle origini in quanto già il fondatore della Banca Don Domenico Pipparelli l’aveva realizzata e che oggi come allora può rappresentare in uno scenario di difficoltà economica un valido supporto per chi ha bisogno. “L’idea per avviare questa iniziativa, – ha spiegato la Presidente – è nata all’indomani dell’esperienza fatta con L’Aquila. Abbiamo pensato, con la piena approvazione dei Soci, che anche quest’anno fosse giusto rinunciare agli omaggi natalizi per devolvere la somma corrispondente ad una iniziativa con così positive potenziali ricadute sui singoli e su ogni territorio.”
Momento centrale della giornata, il taglio del nastro e la visita al Palazzo che ospita la nuova sede di Presidenza e Direzione della Banca oltre che le aree mercato e controlli. Un Palazzo che precedentemente adibito a funzione abitativa e suddiviso in diverse unità è stato ricompattato e riportato grazie al fine restauro dell’Architetto Laura Terziani alla bellezza originaria, soprattutto in alcuni particolari come i soffitti affrescati. In altre parti la struttura è stata esaltata grazie all’introduzione di elementi di modernità non solo nell’arredamento ma anche in elementi strutturali come l’ascensore acciaio e vetro che si sviluppa nel cortile interno. La bellissima Sala del consiglio è stata intitolata al fondatore della Banca a conferma della validità e riscoperta dei valori fondanti della Banca.
La giornata si è conclusa con un grande buffet allestito per le vie del centro storico da associazioni e attività economiche di Chiusi sotto la guida della locale Proloco e con il grande “Concerto dei Ragazzi” lo spettacolo che ha visto nella serata protagonisti in Piazza Duomo i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Chiusi con l’orchestra “Young Band” e quelli dell’Istituto di Monte San Savino con l’orchestra “Acchiappanote” per un finale all’insegna dei giovani e dello sguardo che la Banca volge al futuro che essi rappresentano.
“Una giornata – hanno detto in conclusione la presidente Mara Moretti e il direttore Fulvio Benicchi – che resterà storica per il nostro Istituto e per il paese e che speriamo che come nelle nostre intenzioni, quando abbiamo pensato il trasferimento, possa veramente contribuire anche a rilanciare l’economia di Chiusi e in particolare del suo centro storico, con una nuova vitalità e un ottimismo.
Il taglio del nastro della nuova sede, posta in Via Porsenna nel Palazzo cinquecentesco soprastante la filiale, è avvenuto nel pomeriggio di sabato ad opera della presidente Mara Moretti, alla presenza del Direttore Fulvio Benicchi, del Vicesindaco di Chiusi Fausto Bardini e di Padre Daniele parroco di Chiusi, oltrechè del Vicepresidente della Federazione toscana delle Bcc, Florio Faccendi, dei rappresentanti di Banca d’Italia e di tutto il CdA. Attorno a loro il paese di Chiusi, che ha partecipato con calore e ha contribuito ad organizzare la festa, e tantissimi soci e rappresentanti delle istituzioni e del tessuto economico e sociale anche degli altri comuni in cui la Banca è presente con filiali.
L’inaugurazione, introdotta da un colorato Corteo storico animato da Contrade, Terzieri e Filarmonica, ha rappresentato il momento centrale di una grande festa che non è stata solo della Banca ma di tutto il paese e che è iniziata fin dalla mattinata.
La giornata si era infatti aperta con la presentazione del Volume “Goti e Longobardi a Chiusi”, a cura di Carla Falluomini e ultimo della collana “I Tesori di Chiusi”, che edito dalla Banca ha avuo il pregio – come spiegato dai due relatori, Carlo Citter e Nicoletta Francovich Onesti, Università di Siena – di contribuire a colmare con rigore scientifico una certa mancanza di completezza se non un vuoto nello studio dei reperti e dei documenti sulla Chiusi del VI-VIII secolo d.C. in cui la cittadina, se non importantissima come in epoca etrusca o cristiana ricopriva ancora un ruolo rilevante che solo successivamente è andata perdendo. La presentazione ha trovato il suo coronamento nell’inaugurazione della Mostra allestita sullo stesso tema dal Museo nazionae etrusco di Chiusi grazie all’impegno della sua direttrice Dott.ssa Monica Salvini che si è proposta di rendere visibili al pubblico molti dei reperti di epoca gota e longobarda ritrovati nel territorio di Chiusi e non ancora esposti o provenienti da altri musei. Ad ottobre l’esposizione – allestita presso la Sala Mostre del Museo e aperta (con orario continuato 9-20 tutti i giorni) fino al 31 marzo 2011 – si arricchierà di ulteriori pezzi mai esposti al pubblico.
Nel pomeriggio la Banca aveva vissuto un altro momento importante con la presentazione del Bilancio sociale 2009, bilancio del decennale di Banca Valdichiana costituita nel ‘99 a seguito della fusione della Bcc di Chiusi con la Bcc di Piazze. In questo ambito la Presidente Moretti e il Direttore Benicchi hanno confermato la volontà, e la costituzione di una commissione ad hoc, per dar vita a breve ad una Società di Mutuo soccorso, che rappresenta anch’essa un ritorno alle origini in quanto già il fondatore della Banca Don Domenico Pipparelli l’aveva realizzata e che oggi come allora può rappresentare in uno scenario di difficoltà economica un valido supporto per chi ha bisogno. “L’idea per avviare questa iniziativa, – ha spiegato la Presidente – è nata all’indomani dell’esperienza fatta con L’Aquila. Abbiamo pensato, con la piena approvazione dei Soci, che anche quest’anno fosse giusto rinunciare agli omaggi natalizi per devolvere la somma corrispondente ad una iniziativa con così positive potenziali ricadute sui singoli e su ogni territorio.”
Momento centrale della giornata, il taglio del nastro e la visita al Palazzo che ospita la nuova sede di Presidenza e Direzione della Banca oltre che le aree mercato e controlli. Un Palazzo che precedentemente adibito a funzione abitativa e suddiviso in diverse unità è stato ricompattato e riportato grazie al fine restauro dell’Architetto Laura Terziani alla bellezza originaria, soprattutto in alcuni particolari come i soffitti affrescati. In altre parti la struttura è stata esaltata grazie all’introduzione di elementi di modernità non solo nell’arredamento ma anche in elementi strutturali come l’ascensore acciaio e vetro che si sviluppa nel cortile interno. La bellissima Sala del consiglio è stata intitolata al fondatore della Banca a conferma della validità e riscoperta dei valori fondanti della Banca.
La giornata si è conclusa con un grande buffet allestito per le vie del centro storico da associazioni e attività economiche di Chiusi sotto la guida della locale Proloco e con il grande “Concerto dei Ragazzi” lo spettacolo che ha visto nella serata protagonisti in Piazza Duomo i ragazzi dell’Istituto comprensivo di Chiusi con l’orchestra “Young Band” e quelli dell’Istituto di Monte San Savino con l’orchestra “Acchiappanote” per un finale all’insegna dei giovani e dello sguardo che la Banca volge al futuro che essi rappresentano.
“Una giornata – hanno detto in conclusione la presidente Mara Moretti e il direttore Fulvio Benicchi – che resterà storica per il nostro Istituto e per il paese e che speriamo che come nelle nostre intenzioni, quando abbiamo pensato il trasferimento, possa veramente contribuire anche a rilanciare l’economia di Chiusi e in particolare del suo centro storico, con una nuova vitalità e un ottimismo.