Al Teatro Mascagni parteciAl Mascagni partecipazione per il convegno, laboratori didattici per bambini al Museo Nazionale e oltre 70 persone alle visite guidate gratuite nel pomeriggiopazione per il convegno, laboratori didattici per bambini al Museo Nazionale e oltre settanta persone alle visite guidate gratuite nel pomeriggio
CHIUSI. Interesse e partecipazione hanno caratterizzato le “Celebrazioni Etrusche” che si sono svolte nel Comune della Città di Chiusi domenica 28 Agosto 2016. L’evento promosso dal Consiglio Regionale della Toscana che ha voluto celebrare la ricorrenza del 27 agosto 1569, giorno in cui Pio V conferì a Cosimo I de’ Medici il titolo di ‘Magnus Dux Etruriae’, ossia la legittimazione storica di quella che era stata la terra degli Etruschi, oggi Toscana moderna, utilizzando un appellativo che, secondo le fonti, per primo fu attribuito al Re di Chiusi, Porsenna, si è svolto con un convegno al Teatro Mascagni, laboratori didattici e visite guidate gratuite in alcuni dei luoghi più suggestivi e affascinanti della storia etrusca di Chiusi.
Dopo i saluti istituzionali ed i ringraziamenti del Presidente del Consiglio Regionale della Toscana Eugenio Giani, del Consigliere Regionale Stefano Scaramelli, del sindaco di Chiusi Juri Bettollini e dell’assessore alla cultura Chiara Lanari, la D.ssa Maria Angela Turchetti, che ha coadiuvato anche la moderazione scientifica, sono intervenuti i relatori Giulio Paolucci, Direttore del Museo Civico ed Archeologico delle Acque di Chianciano Terme, Mattia Bischeri, archeologo e vicepresidente del Gruppo Archeologico Città di Chiusi,Alessandra Minetti, Direttore del Museo Civico Archeologico di Sarteano e il restauratore Giuseppe Venturini. Il Presidente Giani è intervenuto ricordando la data del 2 settembre pv in cui saranno svolte le celebrazioni ufficiali nella sede del Palazzo della Regione, previste per il 27 agosto , rinviate alla data del 2 settembre nel rispetto della giornata di lutto nazionale, dove avverrà anche la consegna dei riconoscimenti ai Comuni Etruschi che hanno partecipato alle celebrazioni. Il Presidente Giani ha poi sottolineando l’importanza della riscoperta e valorizzazione delle radici storiche del territorio dell’Etruria. Il convegno ha permesso di approfondire, grazie al contributo di archeologi e studiosi, la figura di Giovanni Paolozzi, personaggio importante per il collezionismo storico ed archeologico di Chiusi, la cui raccolta costituisce il nucleo più rilevante tra i reperti all’interno del Museo Nazionale Etrusco. Nel pomeriggio oltre settanta persone hanno poi preso parte alle visite guidate gratuite che hanno portato alla scoperta del Museo Civico La Città Sotterranea, del Museo della Cattedrale, Labirinto di Porsenna e Torre Campanaria, del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi e della Necropoli di Poggio Renzo.
“Siamo soddisfatti – dichiarano il primo cittadino di Chiusi Juri Bettollini e l’assessore alla cultura Chiara Lanari – dello svolgimento e della partecipazione alle celebrazioni etrusche che abbiamo organizzato nella nostra città aderendo all’iniziativa lanciata dalla Presidenza del Consiglio Regionale e ringraziamo tutti i soggetti che hanno collaborato in sinergia alla realizzazione. Un particolare ringraziamento, oltre a tutte le persone che sono intervenute, non può che andare al Presidente Giani per la presenza e per il contributo che ha portato alla discussione e naturalmente a tutti i relatori, i volontari, gli studiosi, gli uffici e le guide che sia nel corso della mattinata a teatro sia nelle visite del pomeriggio hanno permesso di far apprezzare al meglio la storia e le testimonianze del nostro passato etrusco. Siamo convinti che per sviluppare future progettualità sarà sempre più fondamentale tenere in considerazione le nostre radici storiche per valorizzare un passato che ha visto questi territori essere protagonisti sotto tutti gli aspetti della cultura antica e la Città di Chiusi capitale per gli Etruschi. Il popolo degli etruschi era un punto di riferimento per civiltà, tecnica ed arte: insieme abbiamo il compito di valorizzare tutto questo e di farlo conoscere ad un pubblico vasto che siamo certi saprà apprezzare le enormi ricchezze storico/archeologiche, commerciali, ambientali e produttive del nostro territorio”.