CHIUSI. Il Comune mette a disposizione in comodato gratuito un contenitore in grado di trasformare gli scarti in terriccio: il “composter”, italianizzato in “compostore” domestico. Può essere una valida alternativa, specie per chi vive lontano dal cassonetto marrone dell’organico, e anche un modo concreto per ridurre la produzione dei rifiuti. Erba, foglie, scarti di cibo o delle potature diventeranno un materiale fertilizzante da usare per nutrire le vostre coltivazioni. I compostori sono in vendita nei negozi che commercializzano prodotti per l’agricoltura, ma il Comune di Chiusi si è organizzato per la distribuzione gratuita (fino ad esaurimento scorte) in collaborazione con Sienambiente: basta recarsi all’Urp, al piano terra del palazzo comunale, riempire una scheda di richiesta prestampata. Di lì a pochi giorni si riceverà un contenitore con una capienza di circa 300 litri di materiale organico.
Si ricorda che il compostore va posizionato in una zona del giardino o dell’orto, preferibilmente in semiombra, sopra un piano rialzato fatto con dei mattoni o con un pancale per la traspirazione e la fuoriuscita dei liquidi in eccesso. Occorre miscelare gli scarti più umidi (scarti di cucina, dell'orto o del giardino) con quelli secchi (legno spezzettato, foglie secche) per formare una massa ben aerata e un giusto rapporto carbonio/azoto. Inoltre, la temperatura interna della massa va tenuta sotto controllo: se si raffredda o si surriscalda bisogna rivoltare, miscelare per favorire l'ossigenazione (la temperatura ideale durante la fase di decomposizione è di 55°-70°C). Dopo un periodo tra i 6 e i 12 mesi si avrà un compost maturo che verrà estratto dal basso del compostore; prima dell'utilizzo, è necessario disporre il compost in cumulo per favorire la stabilizzazione per almeno una settimana e, se necessario, vagliare o setacciare per separare residui grossolani non decomposti. Per il Comune di Chiusi l’utilizzo del compostore non è una novità assoluta: in passato ci sono state altre campagne di distribuzione del compostore, già distribuito a 32 famiglie.
Si ricorda che il compostore va posizionato in una zona del giardino o dell’orto, preferibilmente in semiombra, sopra un piano rialzato fatto con dei mattoni o con un pancale per la traspirazione e la fuoriuscita dei liquidi in eccesso. Occorre miscelare gli scarti più umidi (scarti di cucina, dell'orto o del giardino) con quelli secchi (legno spezzettato, foglie secche) per formare una massa ben aerata e un giusto rapporto carbonio/azoto. Inoltre, la temperatura interna della massa va tenuta sotto controllo: se si raffredda o si surriscalda bisogna rivoltare, miscelare per favorire l'ossigenazione (la temperatura ideale durante la fase di decomposizione è di 55°-70°C). Dopo un periodo tra i 6 e i 12 mesi si avrà un compost maturo che verrà estratto dal basso del compostore; prima dell'utilizzo, è necessario disporre il compost in cumulo per favorire la stabilizzazione per almeno una settimana e, se necessario, vagliare o setacciare per separare residui grossolani non decomposti. Per il Comune di Chiusi l’utilizzo del compostore non è una novità assoluta: in passato ci sono state altre campagne di distribuzione del compostore, già distribuito a 32 famiglie.