CHIUSI. È una generazione di quarantenni quella che, a Chiusi, ha chiesto i terreni offerti dal Comune in comodato gratuito, nei pressi dello Scalo, per farne degli orti. Oggi (5 dicembre) si è svolta l’assegnazione ufficiale dei tredici lotti, ad assegnatari scelti tramite un bando che ha visto una ventina di partecipanti, tra i quali diverse donne, per un’età media di 45 anni.
L’operazione "orti gratis", dunque, non solo è stata originale, ma ha avuto un risultato sorprendente. Chi si aspettava di vedere all’opera tanti pensionati, si troverà di fronte la giovane mamma sensibile ai temi ambientali, che vuole crescere la sua bambina con prodotti coltivati con le sue mani, e che ha contagiato nell’operazione persino la suocera. C’è un padre con il figlio ventenne, ci sono molte donne e un paio di rumeni: tutti desiderosi di fare attività fisica, di stare all’aria aperta, di avere un hobby o semplicemente di mangiare sano a costo zero, o quasi. E dire che il bando privilegiava nel punteggio chi aveva più di 70 anni. Ebbene, nessun assegnatario arriva a questa età.
L’operazione ha rivelato sensibilità ed esigenze forse sottovalutate, e soprattutto ha coinvolto persone con età e professioni diverse tra loro e quindi, teoricamente, con interessi altrettanto diversi. Natura, ecologia, vita sana e risparmio hanno invece unito giovani in cerca di lavoro, professionisti, lavoratori dipendenti e pensionati. Dunque non ha età, per chi vive in condominio, il desiderio di un avere un pezzo di terra dove piantare l’insalata, oppure un albero. Gli orti (in lotti variabili tra i 120 e i 150 metri quadrati) rimarranno in comodato gratuito fin quando si vorrà utilizzarli, a meno che non emergano esigenze ad oggi imprevedibili da parte del Comune. Così un grande spazio a Santa Caterina, nei presso dello Scalo, non rimarrà abbandonato. Anzi, ospiterà un’esperienza che, per adesso, vede tanto entusiasmo: possiamo parlare di un’originale filiera "cortissima", favorita dall’ente pubblico. E già si parla di realizzare un pozzo "condominiale", magari con il contributo del Comune di Chiusi. Il regolamento prevede che i terreni siano coltivati per usi domestici, che possano ospitare piante e alberi da frutto. Sono vietati l’allevamento di animali, la costruzione di depositi, baracche o rimesse, l’utilizzo di fertilizzanti dannosi per l’ambiente, antiparassitari, diserbanti. Si potranno invece installare piccoli volumi, osservando certe dimensioni e caratteristiche, ma anche recinzioni. Sono ampi gli spazi di attività, come si vede, per ognuno.
L’operazione "orti gratis", dunque, non solo è stata originale, ma ha avuto un risultato sorprendente. Chi si aspettava di vedere all’opera tanti pensionati, si troverà di fronte la giovane mamma sensibile ai temi ambientali, che vuole crescere la sua bambina con prodotti coltivati con le sue mani, e che ha contagiato nell’operazione persino la suocera. C’è un padre con il figlio ventenne, ci sono molte donne e un paio di rumeni: tutti desiderosi di fare attività fisica, di stare all’aria aperta, di avere un hobby o semplicemente di mangiare sano a costo zero, o quasi. E dire che il bando privilegiava nel punteggio chi aveva più di 70 anni. Ebbene, nessun assegnatario arriva a questa età.
L’operazione ha rivelato sensibilità ed esigenze forse sottovalutate, e soprattutto ha coinvolto persone con età e professioni diverse tra loro e quindi, teoricamente, con interessi altrettanto diversi. Natura, ecologia, vita sana e risparmio hanno invece unito giovani in cerca di lavoro, professionisti, lavoratori dipendenti e pensionati. Dunque non ha età, per chi vive in condominio, il desiderio di un avere un pezzo di terra dove piantare l’insalata, oppure un albero. Gli orti (in lotti variabili tra i 120 e i 150 metri quadrati) rimarranno in comodato gratuito fin quando si vorrà utilizzarli, a meno che non emergano esigenze ad oggi imprevedibili da parte del Comune. Così un grande spazio a Santa Caterina, nei presso dello Scalo, non rimarrà abbandonato. Anzi, ospiterà un’esperienza che, per adesso, vede tanto entusiasmo: possiamo parlare di un’originale filiera "cortissima", favorita dall’ente pubblico. E già si parla di realizzare un pozzo "condominiale", magari con il contributo del Comune di Chiusi. Il regolamento prevede che i terreni siano coltivati per usi domestici, che possano ospitare piante e alberi da frutto. Sono vietati l’allevamento di animali, la costruzione di depositi, baracche o rimesse, l’utilizzo di fertilizzanti dannosi per l’ambiente, antiparassitari, diserbanti. Si potranno invece installare piccoli volumi, osservando certe dimensioni e caratteristiche, ma anche recinzioni. Sono ampi gli spazi di attività, come si vede, per ognuno.