Alle celebrazioni oltre al sindaco, agli assessori e ad alcuni consiglieri comunali hanno partecipato la Filarmonica Città di Chiusi, le forze dell’ordine, i volontari di Anpi, Unuci e combattenti
CHIUSI. A Chiusi sono stati celebrati i cento anni dalla fine della Grande Guerra con una mattinata che ha reso onore alla memoria delle vittime di tutte le guerre. Ai monumenti dedicati ai caduti, in tutto il territorio comunale, è stata deposta una corona di alloro e alle ore 11.00, presso il Duomo di Chiusi, si è svolta una messa di suffragio per i caduti in guerra. Terminata la funzione la giornata dedicata all’Unità Nazionale e alle Forze Armate si è conclusa alle ore 12.00 in Piazza del Comune dove, dopo oltre venti anni, le campane della torre dell’orologio sono tornate a suonare a scandire il tempo del centro storico di Chiusi. Alle celebrazioni oltre al sindaco, agli assessori della giunta e ad alcuni consiglieri comunali hanno partecipato i musicisti della Filarmonica Città di Chiusi, i militari delle forze dell’ordine, i volontari delle Associazioni Anpi, Unuci e delle associazioni combattentistiche del territorio e tanti cittadini.
“In occasione del Centenario della fine della Prima Guerra Mondiale – dichiarano il sindaco di Chiusi Juri Bettollini e l’assessore alla memoria Sara Marchini – abbiamo deciso di organizzare una giornata di celebrazione ufficiale perché è nostro dovere alimentare la memoria e ricordare quanto caro è stato il prezzo della libertà che viviamo oggi. Un popolo che dimentica, infatti, è un popolo senza futuro perché senza radici non possono esserci foglie e frutti. Lo scorso anno abbiamo fatto restaurare il monumento ai caduti in Piazza Vittorio Veneto e sono tornati alla luce nomi di eroi che sono morti combattendo in nome di valori che oggi abbiamo il compito di difendere per il domani dei nostri figli e nipoti. Cento anni fa finiva la follia della guerra voluta da alcuni uomini che altro non causò se non disperazione, sofferenza e milioni di vittime in tutto il mondo. Purtroppo il sangue versato con la Prima Guerra Mondiale non fu sufficiente a fermare il delirio umano e un’altra guerra mondiale tornò a sconvolgere l’Europa insieme ad altri conflitti. Da quella guerra e dalla lotta di Resistenza nacque la nostra Costituzione che all’articolo 11 recita “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Nel giorno in cui celebriamo la fine della Grande Guerra non possiamo sottacere le cause che la provocarono ovvero il nazionalismo, la voglia di supremazia e i contrasti politici ed economici che esistevano tra i vari stati europei: chi alimentò i venti nazionalisti provocò l’immane tragedia della guerra. Oggi più che mai non possiamo ignorare, quindi, le conseguenze che potrebbero esserci se in Europa si dovesse continuare ad alimentare i nuovi nazionalismi mettendo in difficoltà le basi su cui è nata ed è stata fondata l’Europa unita che ci ha permesso di vivere gli ultimi decenni in pace, rispettando le nostre differenze e trasformandole in forza. E in questa giornata in cui si celebra l’unità di Italia celebriamo anche le nostre forze armate che si sono impegnate per raggiungere e assicurare l’integrità della nostra Nazione. Ricordiamo l’enorme sacrificio che hanno offerto al Paese anche in termine di vite umane in tutti i conflitti e nello svolgersi quotidiano delle loro attività per garantire la pace nelle missioni all’estero, la sicurezza nelle nostre città, l’impegno durante le calamità naturali. Il loro ruolo di oggi è forse diverso da quello del passato ma è ancora un ruolo è fondamentale nella tenuta del nostro Paese, compiuto dovendosi destreggiare tra nuovi pericoli e le grandi e piccole difficoltà del quotidiano. Un ruolo condiviso assieme a tutte le forze dell’ordine che sono impegnate giornalmente per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica e, quindi, voglio nuovamente e profondamente ringraziare gli uomini e le donne che lavorano a Chiusi sia per la presenza odierna sia soprattutto per il grande lavoro che svolgono nella nostra Città. Il bel rapporto che la nostra Amministrazione ha con le forze dell’ordine è fondamentale per la tenuta della nostra Comunità per garantire ai cittadini il senso di sicurezza con collaborazione reciproca e profondo rispetto.
Abbiamo deciso di concludere questa mattinata tornando a far suonare le campane della torre campanaria del Comune, la torre civica le cui campane sono ferme da molti anni. Abbiamo deciso che questi rintocchi debbono tornare a scandire la vita quotidiana del centro storico come segno di buon auspicio per ritrovare nella bella complessità del presente un po’ di antico senso di appartenenza al vicinato per rinsaldare i rapporti tra nuovi e vecchi cittadini. Un ringraziamento alle autorità civili e militari presenti, alla Filarmonica Città di Chiusi che ci ha accompagnato e alle associazioni presenti tra cui la sezione territoriale UNUCI di Chianciano Terme e l’ANPI di Chiusi che hanno collaborato per la realizzazione della mattinata.
Le celebrazioni per la fine della Grande Guerra proseguiranno anche nella giornata di domenica 18 novembre con il concerto di Santa Cecilia al Teatro Mascagni di Chiusi nel quale la Filarmonica Città di Chiusi si esibirà in onore alle Forze dell’Armate. Durante il concerto saranno lette delle testimonianze e delle poesie sulla Prima Guerra Mondiale.