Il primo cittadino di Chiusi lieto che tra le priorità dell'ente ci sia la stazione ad alta velocità nella città di Porsenna
CHIUSI. “Auguro buon lavoro al nuovo Presidente di Rete Impresa Italia Carlo Conforti e ci fa molto piacere che tra le priorità di mandato ci sia il sostegno, anche pubblico, del progetto di una stazione dell’alta velocità a Chiusi come progetto di sviluppo importante per tutte le Terre di Siena. Le sfide all’orizzonte saranno impegnative e importanti, ma sono certo che saranno prese le decisioni più giuste per lo sviluppo economico del nostro territorio, sviluppo che dovrà guardare alla creazione di nuovi posti di lavoro. Già dalla conferenza stampa dei giorni passati sono usciti segnali netti che ben delineano su quali binari dovrà essere impostato il lavoro nei prossimi mesi. Quanto dichiarato dal presidente Conforti mi trova assolutamente d’accordo, per rilanciare l’economia del nostro territorio serve un metodo nuovo che promuova la sinergia tra diversi soggetti e abbandoni quella logica del campanile che per troppo tempo ha limitato lo sviluppo di una terra che potenzialmente non è seconda a nessuno.”
Usa queste parole il primo cittadino di Chiusi Juri Bettollini per commentare le parole espresse da Carlo Conforti neo presidente di Rete Impresa Italia. I temi più importanti sottolineati trovano, quindi, Bettollini pienamente d’accordo.
“Credo proprio che l’inizio del Presidente Conforti – sottolinea il primo cittadino– sia veramente quello giusto. I temi sollevati sono di importanza collettiva e da affrontare con urgenza perchè riguardano tutto il territorio della Provincia di Siena che merita le giuste occasioni per rilanciare un’economia che negli ultimi anni ha subito certamente una battuta di arresto traumatica. Anche per questo sarà importante continuare ad inseguire il progetto di una stazione dell’alta velocità a Chiusi non per campanilismo, ma perché abbiamo i numeri necessari sia in termini logistici sia in termini potenziali come territorio per fare di questo progetto una vera opportunità strategica per il futuro.
Infine la questione dei piccoli Comuni può essere risolta con grande senso civico e di responsabilità, l’Italia è sempre stato il paese dei Comuni, ma oggi occorrono nuove logiche maggiormente rappresentative dei tempi moderni. Tutto questo deve essere fatto con rapidità perché il nostro territorio può tornare ad essere un punto di riferimento per tutta la nazione.”