CHIUSI. Un ordine del giorno è stato approvato ieri (venerdì 13) dal consiglio comunale nel corso di una seduta aperta. Il documento serve a sensibilizzare opinione pubblica e cittadini sulla violenza alle donne, che registra dati preoccupanti anche in val di Chiana. L’iniziativa si è svolta nell’ambito di una campagna promossa dal servizio associato Centro pari opportunità dell’Unione dei Comuni.
L’atto impegna giunta e consiglio comunali a sostenere la promulgazione di leggi esaurienti contro la violenza sulle donne, programmi che aiutino a modificare comportamenti violenti. Inoltre, impegna a: promuovere sul territorio iniziative di sensibilizzazione per giovani, famiglie e tutti coloro che rivestono un ruolo educativo; favorire l’integrazione di culture diverse presenti sul territorio; denunciare di consuetudini o considerazioni religiose tese ad eludere l’osservanza delle norme sulla violenza verso le donne. Nel documento c’è l’auspicio che il governo istituisca fondi per promuovere politiche di uguaglianza e di pari opportunità, al fine di contrastare la violenza contro le donne, e adotti una legislazione adeguata sulla tutela delle vittime.
Sono un centinaio, ogni anno, le donne che subiscono violenze o percosse tali da ricorrere al pronto soccorso dell’ospedale di Nottola: un numero costante da tre anni a questa parte, che ha determinato un giusto allarme. Una risposta è rappresentata dal programma “La donna al centro”, con una serie di iniziative organizzate dal servizio associato Centro pari opportunità dell’Unione dei comuni della Val di Chiana senese. Ne è un esempio il consiglio comunale di Chiusi, cui hanno partecipato anche Monica Rossi, presidente del Centro pari opportunità con l’operatrice Giusi Acquaviva e la presidente dell’associazione “Amica donna” Patrizia Porreca. Per l’occasione è stato anche realizzato un video, curato da Manfredi Rutelli e diffuso nelle tv locali, proprio per rafforzare la campagna di sensibilizzazione. “Le violenze sulle donne generano vittime più di malattie degli incidenti autostradali”, ha spiegato Patrizia Porreca.
Gli enti locali hanno messo a disposizione la Rete contro la violenza in Val di Chiana. Per informazioni si può telefonare (0578712418) lunedì, mercoledì e venerdì tra le 9 e le 13.
L’atto impegna giunta e consiglio comunali a sostenere la promulgazione di leggi esaurienti contro la violenza sulle donne, programmi che aiutino a modificare comportamenti violenti. Inoltre, impegna a: promuovere sul territorio iniziative di sensibilizzazione per giovani, famiglie e tutti coloro che rivestono un ruolo educativo; favorire l’integrazione di culture diverse presenti sul territorio; denunciare di consuetudini o considerazioni religiose tese ad eludere l’osservanza delle norme sulla violenza verso le donne. Nel documento c’è l’auspicio che il governo istituisca fondi per promuovere politiche di uguaglianza e di pari opportunità, al fine di contrastare la violenza contro le donne, e adotti una legislazione adeguata sulla tutela delle vittime.
Sono un centinaio, ogni anno, le donne che subiscono violenze o percosse tali da ricorrere al pronto soccorso dell’ospedale di Nottola: un numero costante da tre anni a questa parte, che ha determinato un giusto allarme. Una risposta è rappresentata dal programma “La donna al centro”, con una serie di iniziative organizzate dal servizio associato Centro pari opportunità dell’Unione dei comuni della Val di Chiana senese. Ne è un esempio il consiglio comunale di Chiusi, cui hanno partecipato anche Monica Rossi, presidente del Centro pari opportunità con l’operatrice Giusi Acquaviva e la presidente dell’associazione “Amica donna” Patrizia Porreca. Per l’occasione è stato anche realizzato un video, curato da Manfredi Rutelli e diffuso nelle tv locali, proprio per rafforzare la campagna di sensibilizzazione. “Le violenze sulle donne generano vittime più di malattie degli incidenti autostradali”, ha spiegato Patrizia Porreca.
Gli enti locali hanno messo a disposizione la Rete contro la violenza in Val di Chiana. Per informazioni si può telefonare (0578712418) lunedì, mercoledì e venerdì tra le 9 e le 13.