CHIANCIANO TERME. Va in archivio, con importanti riscontri, l'edizione 2010 della Festa della musica scelta dalla provincia di Siena per il primo Festival in Terre di Siena che raccoglie gli eventi culturali di maggior rilievo del territorio.
La rassegna organizzata dal Collettivo Fabrica ha ospitato, anche quest'anno, alcune delle band più interessanti, nel panorama internazionale, della musica indipendente. Chianciano si è conquistata l'unica data italiana de Le peuple de l'herbe e l'unica data toscana degli Easy Star All Stars.
Si è rinnovata con successo la collaborazione con il locale circolo Arci Caccia (che ha gestito, nelle quattro serate della festa, il ristorante a filiera corta) e con Legambiente (che insieme ai giovani del Collettivo ha riproposto l'uso di stoviglie biodegradabili, la distribuzione gratuita di acqua potabile da una fontanella e l'installazione di alcuni pannelli fotovoltaici per alimentare le strutture del Festival).
La novità più importante di questa edizione è legata al progetto Videobox che ha dato a molti giovani l'opportunità di presentare il proprio videocurriculum (registrandolo nell'apposita cabina allestita nell'area della festa) che il centro per l'impiego di Montepulciano invierà alle aziende del territorio che hanno aderito all'iniziativa. Un esperimento molto apprezzato che sarà ripetuto a settembre.
L'altra novità riguarda l'aspetto promozionale: l'APT Chianciano Terme Valdichiana ha ideato dei pacchetti che, nei giorni della festa, hanno permesso a giovani di ogni parte d'Italia di poter soggiornare negli alberghi di Chianciano, visitare il Museo archeologico e le Terme a prezzi vantaggiosi.
La chiusura della Festa della musica 2010 è stata affidata a tre gruppi italiani. I primi a salire sul palco di sono stati gli Atreio e Sbrolli: raffinato duo toscano che mescola jazz e rock, batteria e stick (uno strumento polifonico a metà tra basso e chitarra per corde e tasti, e quindi per sonorità) .
Batteria, basso e chitarra invece per il trio degli Octopus che ha guidato il pubblico di Chianciano in un suggestivo viaggio tra rock, funk e musica psichedelica.
Gli ultimi a salire sul palco sono stati gli Amor Fou. Il gruppo di Alessandro Raina (ex-Giardini di Mirò), che con i suoi testi curati e attenti all'attualità e le sue musiche raffinate ed essenziali si inserisce di diritto nella scia del cantautorato italiano, sintetizza benissimo lo spirito di una rassegna nata per valorizzare la musica sperimentale di qualità, troppo spesso ignorata dai grandi circuiti commerciali che appiattiscono e mortificano le proposte musicali. Una chiusura davvero in grande stile. Un arrivederci carico di aspettative per un evento che già dal prossimo anno potrebbe ancora crescere e qualificarsi ulteriormente. Intanto si è confermato come una delle più prestigiose rassegne musicali gratuite del nostro Paese.