E la lettera prosegue: “Tutti questi fatti ci rafforzano ancora una volta delle nostre convinzioni e ci confermano che le nostre non erano soltanto le proteste di cittadini polemici ed ignoranti. In conclusione quindi noi ci auguriamo il ripristino del parcheggio a raso, in attesa di trovare soluzioni migliori e che per altro già ci sono (vedi zona Carbonaie) senza i due piani e neppure l’inutile terrazza prevista. Quello che vogliamo spiegarLe è che la nostra protesta non nasce da un ottuso spirito polemico, ma dal sacrosanto diritto di tutelare il valore delle nostre case che la costruzione del parcheggio multipiano metterebbe a repentaglio. Senza parlare dell’ulteriore incremento del traffico e dell’adombramento che la costruzione dell’enorme mostro di cemento, apporterebbe ad alcune nostre abitazioni. Inoltre non ci piace assolutamente, ritenendolo pericoloso, che con le gettate di rinforzo della strada, senza nessun preavviso, ci si sia agganciati in più punti alle fondamenta delle nostre abitazioni, tutte di vecchissima costruzione.”
Chianciano, torna la protesta dei cittadini per il parcheggio Borgo Novo
CHIANCIANO TERME. Sembra ancora lontana dalla conclusione la vicenda che vede protagonista la ristrutturazione e l’ampliamento del parcheggio Borgo Nuovo voluta dal Comune di Chianciano Terme nonostante il parere contrario degli abitanti del Borgo Nuovo e del centro storico.Dopo la denuncia del consigliere d’opposizione Andrea Angeli (gruppo PdL-Chianciano per la Libertà), che, dopo la sospensione ai lavori per probabili problematiche tecniche non considerate in fase di elaborazione del progetto, ha presentato un’interrogazione sulla questione, la vicenda continua a destare un diffuso malcontento.Questa volta, a far sentire ancora una volta la loro voce sono proprio i residenti di Via Borgo Nuovo, che, in una lettera indirizzata al neosindaco Gabriella Ferranti esprimono la loro totale contrarietà a tale progetto ritenendolo inutile e dannoso per tutto il paese. “Come avevamo previsto – si spiega nella lettera indirizzata alla Ferranti – a causa del transito dei mezzi pesanti utilizzati nei lavori, ci sono state le temute infiltrazioni d’acqua e i primi segni di cedimenti di alcuni fondi. Eppure, qualche giorno prima delle elezioni amministrative, il sindaco uscente Guido Bombagli in un incontro con il nostro Comitato, al quale, professoressa Ferranti, era presente anche lei, ci aveva chiesto scusa per la gestione del cantiere dichiarando di aver fermato il passaggio di questi mezzi dal momento che avrebbero rappresentato problemi per la sicurezza. Ad oggi però il transito dei mezzi non si è arrestato. Provocando i primi segni di cedimenti dei sottoservizi (acqua, gas scarichi etc..), dei quali adesso noi siamo a richiederle, con una certa urgenza, la sistemazione”.