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CHIANCIANO TERME. Dall’assessore Damiano Rocchi riceviamo e pubblichiamo.
“Questa sera in Consiglio comunale (cogliendo occasione per fornire – come sempre – una esaustiva e trasparente delucidazione) porteremo in approvazione il PEF relativo ai costi inerenti il servizio integrato dei rifiuti urbani per il 2018, nonché le percentuali di ripartizione degli stessi costi tra Utenze Domestiche ed Utenze Non Domestiche ed infine la nuova articolazione tariffaria sulla base della quale saranno emesse le bollettazioni TARI per l’anno corrente.
Dopo essere riusciti a raggiungere gli obbiettivi che ci eravamo prefissati in termini di riorganizzazione dei servizi di raccolta, di apertura del Centro di raccolta del Cavernano e di gestione post operativa della discarica (rimangono da definire solo alcuni marginali dettagli), possiamo essere molto soddisfatti del portare in approvazione un Piano Economico e Finanziario che – nonostante contempli i costi di ammortamento e gestione del centro di raccolta, quelli connessi al nuovo servizio di raccolta domiciliare ed allo smaltimento del percolato della discarica – presenta una riduzione rispetto al 2017 di circa 9 punti percentuali, riportandolo a valori analoghi a quelli del 2011.
Una riduzione che in termini economici si attesta su di una cifra di quasi 190.000 euro e che – in relazione sia al misurato quantitativo di rifiuti prodotto dalle tipologie di utenze e dai servizi a queste correlate – è stata maggiormente ripartita sull’utenza di tipo domestico; ciò significa che per il 2018 le bollette TARI saranno “più leggere” in media del 16 % per le famiglie (utenze domestiche) e del 9 % per le generiche utenze non domestiche. Percentuali medie di riduzioni addirittura superiori a quelle derivanti dalla diminuzione del PEF in quanto frutto anche degli effetti dell’ampliamento della base imponibile ottenuti sia a seguito della bonifica della banca dati effettuata in fase di attivazione del servizio porta a porta che della riduzione delle agevolazioni alle utenze non domestiche che non possedevano più idonei e richiesti requisiti.
Di conseguenza per le utenze di tipo domestico si avrà un costo pro-capite medio di circa 129 €, cifra inferiore rispetto al costo pro-capite che si ha, sia nella maggior parte dei Comuni del nostro comprensorio che in quelli dell’intero ambito gestito da ATO Toscana Sud.
Un noto proverbio asserisce che ogni promessa fatta diviene un obbligo morale da rispettare.
Dopo la manovra del 2015 incentrata sul riequilibrio dei costi in relazione alle pertinenti quantità di rifiuto prodotte da utenze non domestiche ed utenze domestiche, in virtù dei consequenziali “sacrifici” a cui sono andate incontro quest’ultime, come AC ci eravamo ripromessi di lavorare per migliorare ed integrare i servizi, diminuire i costi di questi e, soprattutto, una volta ricavate delle economie, rendere più leggere le bollette delle utenze con particolare attenzione a quelle domestiche. Non è stato affatto facile e non ci fermeremo certo qua, poiché sul tema del servizio e su quello dei costi ad esso connessi c’è ancora tanto da lavorare, ma credo che oggi possiamo affermare che – mantenendo fermo il principio di equità e congruità tra tutte le tipologie di utenze – la promessa sia stata mantenuta.
Ora avanti con i prossimi obbiettivi. Quelli della realizzazione di un centro “ecoscambio”, dell’inserimento di agevolazioni sulla parte variabile della tariffa per chi conferisce autonomamente il proprio rifiuto c/o il centro di raccolta ed infine la predisposizione tecnica ed amministrativa per l’applicazione della tariffa a corrispettivo (tariffa puntuale)”.