ASCIANO. Ho letto con interesse il documento del 19/02/2015 allegato redatto dal nuovo Presidente di Bancasciano Daniela Duranti. Come tutti i “discorsi di insediamento” contiene ringraziamenti, auspici per il futuro, propositi di politica aziendale e richiami al massimo impegno e al più corretto comportamento. Tralasciando le dinamiche aziendali, oggetto dell’attività del C.d.A e dell’approvazione dei soci, a questi ultimi è stato riservato un doveroso ringraziamento, mentre ai dipendenti resta l’invito a “dare il meglio di se stessi” evitando “comportamenti anomali” dei quali il presidente invita tutti alla segnalazione.
Ringrazio comunque il presidente per questo stimolo a far bene, ma ricordo che i TUTTI I DIPENDENTI DI BANCASCIANO hanno sempre operato con EDUCAZIONE, CORDIALITÀ e PROFESSIONALITÀ nei confronti di soci e clienti, tanto da rendere superfluo questo invito.
Comprendo le preoccupazioni del presidente, frutto forse della ancora scarsa conoscenza dei lavoratori di Bancasciano, ma ribadisco il fatto che i DIPENDENTI si sono sempre impegnati in prima persona per il successo dell’Azienda e il benessere di soci e clienti, mettendo in gioco la propria “FACCIA” e credibilità, nonostante i prodotti e i servizi messi a disposizione dalla banca non sempre rappresentassero il massimo della competitività. Nonostante, oltretutto, un management aziendale a volte lontano e in antitesi ai bisogni di soci e clienti.
Tale apprezzamento è stato riconosciuto nell’ultima assemblea dei soci anche dal Presidente uscente, quindi ritengo, conoscendo il vecchio presidente Paolo Lorenzoni, che il ringraziamento ai lavoratori sia stato anche verbalizzato (QUESTO SÌ…).
Auguro un buon lavoro al nuovo presidente e a tutto il C.d.A di Bancasciano, invitandoli a considerare i DIPENDENTI (o “collaboratori” come amano chiamarli) IL VERO MOTORE DELL’AZIENDA su cui contare ad occhi chiusi per lealtà, cortesia e professionalità. Le stesse doti che i dipendenti si aspettano dagli amministratori, insieme a segnali di apprezzamento che confortino il loro operato quotidiano. Come inizio basterebbe anche poco, magari quel “GRAZIE” che il nuovo Presidente non ha ancora pronunciato e che io come dipendenti e come probabilmente molti altri ci si sarebbe aspettati.
Spero che sia stata solo una dimenticanza.
Cordiali saluti
Paolo Cerrone