Il bilancio di previsione per il 2010. “Nei giorni scorsi – continua Panci – l’amministrazione comunale ha presentato il bilancio di previsione per il 2010. Il federalismo tanto sbandierato dalla Lega Nord, di fatto, è inesistente e le risorse a disposizione degli enti locali sono fortemente limitate, colpite, ancora una volta, dai forti tagli operati dal governo con la Finanziaria 2010. La manovra locale non prevede variazioni nelle imposte e nelle tariffe, ma conta su trasferimenti statali ridotti e su minori risorse per il sociale. A questo si sommano le difficoltà legate alla crisi economica, che ha colpito tante industrie valdelsane, dalla ex Calp a quelle di dimensioni medio-piccole. L’amministrazione comunale sta cercando di rispondere attraverso il reperimento di altre risorse, anche esterne, che possano aiutare a garantire i servizi essenziali; sta investendo nella riqualificazione urbana, grazie ai finanziamenti ricevuti anche attraverso il Piuss e nelle politiche di area, per unire le forze con gli altri Comuni e ottimizzare la gestione delle risorse”.
Il centro culturale islamico. “La proposta di costruire una nuova sede del centro culturale islamico – afferma Panci – era già contenuta nel programma elettorale del secondo mandato di Spinelli, nel 1999, ed è stata portata avanti negli anni successivi con l’obiettivo di promuovere il dialogo e la conoscenza reciproca. Sicuramente non sono mancate occasioni di confronto per conoscere una comunità che svolge regolarmente, da molti anni, le sue attività in Piazza Bartolomeo Scala ed è ben integrata nel contesto sociale della città, dove partecipa anche a numerose iniziative sociali e culturali. Sono state promossi conferenze e incontri con studiosi e conoscitori del mondo islamico. Allo stesso modo, si è cercato di coinvolgere la popolazione in occasione della presentazione del progetto e del protocollo d’intesa che regolerà il funzionamento del centro. Vorrei ricordare – aggiunge Panci – che questo testo è unico nel suo genere in Italia, perché, per la prima volta, sigla un rapporto di collaborazione e di gestione coordinata fra una comunità islamica e un rappresentante dello Stato italiano e rafforza il progetto di integrazione che stiamo promuovendo. Il testo, inoltre, regola la trasparenza con cui si svolgeranno le attività in quel luogo, l’uso della lingua italiana e l’istituzione di un comitato paritetico di indirizzo delle attività”.
Il giudizio sugli abusi. “Non entriamo – continua il segretario del Pd colligiano – nel merito degli abusi edilizi ed esprimiamo piena fiducia nella magistratura, che sta indagando sulla vicenda e che adotterà le stesse misure previste dalle normative. Quello che vorremmo sottolineare, tuttavia, è la grande opportunità che stiamo portando avanti per combattere la paura del diverso e la diffidenza verso altre culture, dimostrando che tante cose dette e strumentalizzate in questi anni non hanno alcun fondamento e che il protocollo d’intesa rappresenta la più elevata forma di collaborazione. Tutto questo, forse, non interessa o è stato volutamente dimenticato da chi vuole solo strumentalizzare la vicenda per altri interessi”.