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COLLE DI VAL D'ELSA. “Condanniamo gli atti vandalici compiuti nei giorni scorsi nel cantiere del centro culturale islamico e prendiamo atto, ancora una volta, delle strumentalizzazioni della lista civica sulla realizzazione della struttura”. Con queste parole il segretario del Partito democratico di Colle di Val d’Elsa, Fabio Panci interviene sui danni subiti dalla comunità islamica per mano di ignoti e sulle recenti accuse mosse dalla lista civica “Insieme per Colle” al Pd colligiano di volersi “lavare le mani” della questione del nuovo centro culturale islamico “liquidando” tutto con la firma del protocollo d’intesa che regolerà la gestione della struttura.
“Gli atti vandalici – continua Panci – che la comunità islamica ha denunciato nei giorni scorsi, oggi al centro delle indagini delle forze dell’ordine, sono episodi molto gravi e devono essere condannati da tutte le forze politiche. Si tratta, infatti, di azioni estranee alla cultura e ai valori di libertà, democrazia e uguaglianza che caratterizzano, da sempre, il nostro territorio. Il nuovo centro culturale islamico è un progetto di dialogo e di apertura a popoli e tradizioni diverse, nato con l’obiettivo di far crescere la nostra comunità sotto il profilo umano e culturale. Per questo motivo, non accettiamo strumentalizzazioni che vogliono solo diffondere false informazioni e alimentare un allarmismo sociale ingiustificato, che è ancora più grave in un momento in cui la nostra città sta vivendo una fase economica molto difficile”.
“I problemi del territorio – aggiunge il segretario del Pd colligiano – sono legati alla crisi che ha colpito tutta la Valdelsa, la provincia senese e l’Italia, con forti ripercussioni per le famiglie e le imprese. Tutto questo non ha nessun legame con la realizzazione del centro culturale islamico a Colle di Val d’Elsa. Si tratta di un collegamento strumentale che non ha nessun fondamento e che, soprattutto, non aiuta la città a uscire da questo periodo. Allo stesso modo, sono state strumentalizzate finora le dimensioni della struttura, che non è quella descritta in questi anni dalla lista civica. La superficie complessiva utilizzabile è di 532 mq e sarà articolata in una sala di preghiera, servizi e spazi culturali. Niente a che vedere, quindi, con la mega struttura che si può immaginare leggendo le dichiarazioni rilasciate in questi anni dalla lista civica e che sembrerebbe poter ospitare decine di centinaia di persone”.
“Noi non vogliamo nascondere niente ai cittadini – conclude Panci – Forse vuole farlo qualcun altro, visto che nella campagna elettorale del 2004 tutte le forze politiche, compresa la lista civica, dichiararono di essere favorevoli alla costruzione di un nuovo centro culturale islamico, seppur con idee diverse sulla localizzazione. Il nuovo centro culturale islamico sarà una struttura aperta a tutti e trasparente e la gestione avverrà in maniera condivisa, sulla base di un protocollo d’intesa unico in Italia che regolerà la struttura in maniera condivisa. Questo conferma la volontà della comunità islamica colligiana di aprirsi al territorio e di far conoscere le sue tradizioni e la sua cultura. Sugli abusi edilizi contestati nei mesi scorsi, confermiamo la fiducia nella magistratura, che giudicherà quanto avvenuto nel cantiere così come avviene in qualsiasi altro caso di procedura irregolare”.