SIENA. Un grazie sincero a tutte e a tutti coloro che hanno accolto il nostro invito ieri sera a La Strolla, ai media che ci hanno aiutato a veicolarlo. Io credo che sia stato importante dimostrare la nostra vicinanza e la nostra reazione alla morte di Ionela Ralu, la giovane donna uccisa da un atto criminale.
Non c’è niente di peggiore del silenzio e dell’indifferenza di fronte ai numeri che allungano le cifre delle donne uccise dai loro compagni, da colleghi, da familiari, da uomini che non si rassegnano. Non voglio collocare in nessuna casella il caso della mia città. Quel silenzio lo abbiamo subito rotto e l’appello di un gruppo di donne della città a una mobilitazione silenziosa e rispettosa è cresciuto in meno di 24 ore. C’erano tante donne ma anche molti uomini, c’erano ragazze e persone di ogni età. C’erano le ragazze che lavorano al locale, c’erano badanti della stessa nazionalità della giovane uccisa.
C’erano i sindaci di Poggibonsi e San Gimignano, le amministratrici, le donne impegnate da sempre contro la violenze. C’erano persone comuni. Sono ore difficili per i familiari, per le amiche. Abbiamo raccolto i pensieri e i messaggi di chi ha voluto in un quaderno che il sindaco Bussagli si è incaricato di consegnare ai familiari.
Le forze dell’ordine, gli inquirenti sono tutti impegnati al massimo, e spero davvero che giustizia venga fatta pienamente e celermente.
Resta il dramma del femminicidio, della folle violenza contro le donne, contro cui siamo chiamati tutti a fare di più e meglio. Per prevenire, per evitare, ogni forma di violenza, per crescere generazioni capaci di rispettare la libertà femminile.
La nostra città ha dato un segnale importante, adesso è necessario andare avanti con le donne e con gli uomini che vorranno aiutarci.
Susanna Cenni