SIENA. Seguire l'evoluzione della situazione, sollecitare il ministero della Giustizia a rispettare gli impegni presi per migliorare la vivibilità e la sicurezza del carcere, e rappresentare, in qualità di parlamentare, le accresciute difficoltà dell’istituto, a fronte di un aumento dei detenuti e di una diminuzione del personale. E’ quanto ha confermato oggi (3 luglio), la deputata Pd Susanna Cenni, in visita al carcere di Ranza insieme al sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi, per incontrare la nuova direttrice.
“La stabilità nella gestione dell’istituto penitenziario – commenta Cenni – è un elemento fondamentale per poter gestire l’attuale situazione di ingovernabilità. Per questo abbiamo accolto con piacere l’arrivo della nuova direttrice, intenzionata a lavorare da subito per migliorare la condizione di vita e di lavoro degli agenti di Polizia penitenziaria e dei detenuti. Alla direzione ho assicurato piena collaborazione, continuando a portare all’attenzione del Parlamento la situazione del carcere”. “Guardo con preoccupazione – ha aggiunto Cenni – l’introduzione del reato di immigrazione clandestina, previsto dal Ddl sicurezza e da ieri legge dello Stato. Questo tipo di provvedimenti non aiuteranno di certo le situazioni di quei carceri che già vivono la questione del sovraffollamento di detenuti”.
“Da parte nostra – ha detto Susanna Cenni – continueremo una decisa battaglia parlamentare per garantire la sicurezza del Carcere di Ranza. Insieme a Donatella Ferranti, capogruppo Pd in commissione giustizia, Franco Ceccuzzi, e Gianni Cuperlo, ho depositato una nuova interrogazione a risposta urgente in Commissione giustizia. Ormai da più di un anno stiamo denunciando la situazione di ingovernabilità di Ranza: ora è arrivato il momento che il governo dia le sue risposte su come e quando verrà attuata una normalizzazione del numero dei detenuti, che oggi superano la soglia di normale convivenza, come pensa di risolvere la carenza di organico e come intende assicurare una gestione stabile e duratura di questa struttura”.
“Prima di ogni altra cosa voglio esprimere la mia vicinanza e quella di tutta la comunità sangimignanese a tutti i lavoratori che operano all’interno del carcere di Ranza in maniera e a condizioni non più accettabili. Nell’appoggiare in pieno le loro istanze – prosegue il sindaco di San Gimignano, Giacomo Bassi – ho illustrato alla nuova direzione del penitenziario tutte le iniziative che la nostra amministrazione ha attivato negli anni per migliorare le condizioni di lavoro di tutti i dipendenti del carcere e, al contempo, la qualità della vita dei detenuti. Con gli stessi principi di collaborazione muoveremo i prossimi passi con l’augurio che si possa risolvere una situazione che rischia il collasso".
“Da parte nostra – continua Bassi – approveremo nelle prossime settimane un Regolamento Urbanistico dove si individua un’area per il l’alloggio del corpo di polizia oltre ad aver rinnovato la disponibilità ad attivare un servizio di trasporto pubblico che colleghi il centro storico con la casa penitenziaria. Rimane poi aperta per quanto ci riguarda l’ipotesi progettuale relativa all’autonomia idrica. A tale proposito l’amministrazione comunale ha rinnovato il proprio impegno economico e tecnico per l’attivazione di una linea stabile di adduzione di acqua potabile. Nell’augurare un buon lavoro alla nuova direzione del carcere – conclude Bassi – rinnoviamo pertanto la completa disponibilità nei limiti della nostra competenza a collaborare affinché le criticità possano essere risolte quanto prima”.