
MONTICIANO. Si è svolto come preannunciato, un flash mob presso le Terme di Petriolo nel Comune di Monticiano. La singolare manifestazione è stata organizzata dagli Amici dei Bagni di Petriolo in collaborazione con l’associazione Italia Nostra Toscana, la sezione Grossetana ed il Presidio di Civitella Paganico. Verso le 21, con il sopraggiungere delle tenebre è stato inscenato un funerale con tanto di bara, corona di fiori , candele e falso sacerdote officiante per scongiurare la morte delle terme in quanto la casa madre, le Terme Antica Querciolaia, proprietarie dello stabilimento , hanno messo in vendita lo storico stabilimento principalmente per appianare i buchi di bilancio derivanti da una non brillante gestione ormai in atto da anni. A mettere in allarme le associazioni è stato il modo adottato dalla SpA Antica Querciolaia per la vendita dello stabilimento, consistente in una Manifestazione di Interessi, che prelude ad un bando con il solo preavviso di 15 giorni, nonchè le voci che ormai circolano da tempo e che danno un compratore certo, che però è interessato solamente alla Concessione Mineraria dell’acqua e non alla gestione ed al prosieguo della attività termale in atto da decenni.
La sorte delle Terme delle Galleraie, anch’esse dismesse dalla stesso management, oggi totalmente saccheggiate dai vandali, sono un precedente preoccupante, che le associazioni sono ben decise a far sì che non si possa verificare a Petriolo, anche alla luce del fatto che, per lo stabilimento in questione, sono state spese enormi quantità di denaro pubblico, finalizzate ad un preciso uso ed utilizzo, quello appunto del termalismo medico. Grande preoccupazione viene anche espressa per l’approvvigionamento delle pozze libere, che potrebbero non ricevere più l’acqua che le alimenta, nel caso in cui il nuovo proprietario non lo ritenesse consono.
Intorno alle ore 21 una piccola folla, regolarmente distanziata e sotto il diretto controllo del Maresciallo dei Carabinieri di Monticiano, ha inscenato un funerale con tanto di omelia funebre per scongiurare la reale morte dello stabilimento, per la quale le associazioni presenti si opporranno con tutte le loro forze. Poichè è sicuro che da una morte nasce sempre una vita, tutti si augurano che la nuova gestione rappresenti appunto una nuova vita per lo stabilimento martoriato ormai da troppi anni da una gestione più che pessima e che i nuovi acquirenti siano in grado di comprendere le incredibili potenzialità del luogo e della sua acqua. Di fronte al cancello dello stabilimento ormai chiuso da mesi, accanto al cartello che avverte come ciò dipenda dalla epidemia sanitaria, sono state deposte, oltre alla bara simbolica, la corona di fiori e 4 candele, anche tutte le speranze e aspettative per un futuro migliore.