SIENA. “Una risposta generica e parziale che mostra la mancata risoluzione di problemi cronici di cui soffre il carcere di Ranza. Nei prossimi mesi non mancherà il mio impegno per verificare la realizzazione di quanto affermato dal governo per migliorare le condizioni di vita e di lavoro degli operatori e dei detenuti”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, parlamentare del Partito democratico commenta la risposta del ministro della giustizia, Angelino Alfano all’interrogazione presentata nei mesi scorsi dallo stesso deputato sui problemi di cui soffre la casa di reclusione di Ranza. Nell’interrogazione Ceccuzzi chiedeva, in particolare, al Ministero della giustizia di dare una risposta alle questioni legate alle pessime condizioni igienico sanitarie, alla carenza cronica di acqua e alla mancanza di personale. “Le carenze igienico-sanitarie, strutturali e gestionali segnalate – si legge nella risposta del ministro – sono da tempo all’attenzione del Provveditore regionale della Toscana e del Dipartimento di amministrazione penitenziaria”. Per quanto riguarda le carenze idriche della struttura, il ministro Alfano afferma che “attualmente, le risorse di cui dispone l’istituto sono in grado di coprire, in misura più che sufficiente, le esigenze idriche del personale e della popolazione detenuta. La vivibilità delle sezioni detentive è nettamente migliorata, in seguito alle decisioni di contenere le assegnazioni dei detenuti provenienti da altri istituti e di chiudere la sezione "protetti", che era in condizioni degradate”. La risposta tocca anche il problema della carenza di organico. “Nel carcere di Ranza, rispetto alle 26 unità previste nei vari ruoli, ne sono presenti stabilmente 8. Per sopperire, in parte, a questa situazione si è disposto l'invio, in servizio di missione, per tre giorni alla settimana, di un contabile e di due educatori”. “Per alleviare il disagio degli operatori penitenziari, legato alla decentralizzazione della struttura ed aggravato dagli elevati canoni d'affitto e dall'assenza del servizio di trasporto pubblico è stata stipulata una convenzione tra il Provveditore regionale della Toscana ed il sindaco di San Gimignano, dove viene dato mandato al dirigente del servizio tecnico edilizia e urbanistica di individuare nel Regolamento urbanistico una porzione di terreno da destinare alla realizzazione di almeno venti alloggi per i dipendenti di Ranza, nell'ambito delle aree per edilizia residenziale pubblica”.“Nella risposta del ministro Alfano – aggiunge Ceccuzzi – emergono, in realtà, molti problemi cronici irrisolti, a partire dalla carenza di acqua potabile per la mancanza dell’allacciamento all’acquedotto comunale. Questo è dovuto ad una rinuncia incomprensibile fatta all’epoca della costruzione della struttura, a causa della quale si continuano a spendere risorse. Si parla di 240mila euro, spesi dal dal 2006 ad oggi per mantenere la funzionalità di tre dei quattro pozzi artesiani. Di fronte a tali cifre, sarebbe meglio contrarre un mutuo per finanziare l’attacco alla rete idrica comunale. In questa direzione, gli impegni del governo appaiono generici e lo sforzo economico del Comune di San Gimignano non è affiancato dai necessari stanziamenti statali”. “La presenza attiva del Comune di San Gimignano per migliorare l’integrazione della struttura nel contesto sociale del territorio – continua il deputato Pd – emerge anche nel passaggio della risposta che riguarda la realizzazione di venti alloggi di edilizia residenziale pubblica. Rimane, poi, gravemente deficitaria la situazione del personale, con 156 unità lavorative in servizio quando ne sono previste 233, pari al 34 per cento in meno, che si aggiunge alle carenze dell’area contabile e di quella amministrativa”. “La finalità dell’interrogazione – conclude Ceccuzzi – era quella di portare all’attenzione del Dipartimento di amministrazione penitenziaria e del Provveditorato, i problemi della struttura e le sue condizioni di vivibilità. Nei prossimi mesi verificherò la realizzazione degli impegni presi”.
L’attenzione dei parlamentari del Partito democratico verso il carcere di Ranza rimane costante. Nei mesi scorsi anche i deputati del Pd, Susanna Cenni e Gianni Cuperlo avevano visitato la casa di reclusione di San Gimignano in occasione della giornata di mobilitazione promossa dai Radicali Italiani.