Fusione Torrita-Montepulciano. Fattori e Sarti annunciano: "Saremo presenti ai seggi per verificare la regolarità della consultazione"

VALDICHIANA. “C’è chi è per il No ma gli viene impedito di dirlo. La campagna referendaria per l’unificazione dei Comuni di Torrita di Siena e Montepulciano si avvicina alla data del voto in un crescendo di irregolarità e inaccettabili forzature. Siamo contrari ad una fusione che si configurerebbe come un’ annessione, ma soprattutto torniamo a chiedere alla Giunta comunale di Torrita di rispettare le regole”. E’ la presa di posizione di Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, che hanno chiesto che rappresentanti di lista di Sì Toscana a Sinistra siano presenti ai seggi per controllare la regolarità dello svolgimento delle operazioni di voto.
“In questi mesi – proseguono Fattori e Sarti – abbiamo assistito ad abusi di potere da parte di una Giunta che evidentemente si sente onnipotente. Il sindaco di Torrita ha fatto un uso improprio dei canali di comunicazione istituzionale, a partire dai social network, che hanno dato voce solamente al fronte del sì alla fusione. Comprensibilmente il comitato per il No ha presentato un esposto al Corecom, denunciando le irregolarità.”
“Fin dall’inizio del percorso sono mancate una buona qualità del processo partecipativo e il giusto coinvolgimento della popolazione. I Comuni hanno appaltato i processi partecipativi a società esterne, che hanno riproposto un pacchetto standard di incontri, andati spesso deserti. Nel frattempo il Comune di Torrita aveva persino concesso una proroga al Comitato per il sì, che non aveva presentato in tempo la richiesta per le affissioni pubbliche. Fortunatamente l’ufficio elettorale della Regione Toscana ha bocciato una simile illegittima proroga”.
“Vogliamo essere certi che sia pienamente rispettata la volontà popolare – proseguono i consiglieri – in una situazione che vede una parte consistente della popolazione contraria al progetto. Ribadiamo intanto la nostra opposizione a fusioni imposte dall’alto. Come Sì- Toscana a Sinistra faremo il possibile perché la consultazione elettorale avvenga regolarmente, per questo vogliamo essere presenti come rappresentanti di lista, a fianco del comitato per il no.”
“Per ridurre i margini di discrezionalità dei singoli Comuni, ci impegneremo sia per cambiare la legge regionale, sia perché i processi di partecipazione che precedono i referendum siano seri e la loro qualità verificabile attraverso criteri oggettivi. Vogliamo introdurre un quorum e la regola secondo cui è necessaria la maggioranza dei favorevoli in ciascuno dei comuni chiamati al voto”, concludono Fattori e Sarti.