CASTELNUOVO BERARDENGA. Il sindaco Roberto Bozzi interviene nel dibattito scaturito a seguito della rapina, avvenuta in una villetta della zona residenziale del Poderuccio. “La sicurezza – continua Bozzi – è una questione che ci sta particolarmente a cuore, consapevoli dei sentimenti di disagio e sfiducia che anche un solo episodio, come quello avvenuto nella notte di domenica, può far nascere tra i cittadini”.
“L’attenzione sul tema – afferma Bozzi – è alta e pienamente condivisa, come emerso anche dall’ultimo incontro promosso dall’allora prefetto Giulio Cazzella, che pochi mesi fa aveva convocato una riunione con tutti i sindaci della provincia di Siena per aprire un confronto sul controllo del territorio e sulla sicurezza delle nostre comunità”. “Dopo quanto avvenuto – continua il sindaco – è mia intenzione richiedere un incontro al nuovo prefetto Maria Gerarda Pantalone, per valutare insieme a lei l’opportunità di aprire un tavolo di coordinamento delle forze dell’ordine che operi a livello di area, coinvolgendo Castelnuovo e i comuni limitrofi, a partire da Siena, Asciano e Rapolano Terme. Data la grande disponibilità mostrata dalla dottoressa Pantalone, credo ci siano margini per individuare nuovi momenti di confronto, pur consapevoli di trovarci di fronte a una carenza di risorse nei trasferimenti dal governo alle strutture periferiche che contraddice tanti proclami dell’esecutivo nazionale in materia di sicurezza”.
“Da parte dell’amministrazione – continua il primo cittadino – stiamo portando avanti diversi progetti e interventi che vanno nell’ottica di favorire la tranquillità e il senso di protezione dei cittadini. Penso allo stanziamento di risorse aggiuntive in bilancio, per dar vita a un potenziamento del servizio di Polizia municipale durante il periodo estivo, in fascia notturna; agli interventi realizzati, di anno in anno, per potenziare la rete dell’illuminazione sul territorio, o ancora, ai progetti di facilitazione alla convivenza, di educazione al senso civico e al rispetto delle regole, che promuoviamo in collaborazione con le nostre scuole. Valuto poi positivamente il rapporto con le numerose associazioni che operano nel nostro comune e che hanno permesso, a partire dalla collaborazione dei cittadini, un controllo del territorio in chiave di tenuta sociale e di partecipazione. Ribadisco, invece, la mia totale contrarietà alle ronde, convinto che siano altre, e ben più strutturate, le risposte che il governo deve fornire ai cittadini in materia di sicurezza”.
“L’attenzione sul tema – afferma Bozzi – è alta e pienamente condivisa, come emerso anche dall’ultimo incontro promosso dall’allora prefetto Giulio Cazzella, che pochi mesi fa aveva convocato una riunione con tutti i sindaci della provincia di Siena per aprire un confronto sul controllo del territorio e sulla sicurezza delle nostre comunità”. “Dopo quanto avvenuto – continua il sindaco – è mia intenzione richiedere un incontro al nuovo prefetto Maria Gerarda Pantalone, per valutare insieme a lei l’opportunità di aprire un tavolo di coordinamento delle forze dell’ordine che operi a livello di area, coinvolgendo Castelnuovo e i comuni limitrofi, a partire da Siena, Asciano e Rapolano Terme. Data la grande disponibilità mostrata dalla dottoressa Pantalone, credo ci siano margini per individuare nuovi momenti di confronto, pur consapevoli di trovarci di fronte a una carenza di risorse nei trasferimenti dal governo alle strutture periferiche che contraddice tanti proclami dell’esecutivo nazionale in materia di sicurezza”.
“Da parte dell’amministrazione – continua il primo cittadino – stiamo portando avanti diversi progetti e interventi che vanno nell’ottica di favorire la tranquillità e il senso di protezione dei cittadini. Penso allo stanziamento di risorse aggiuntive in bilancio, per dar vita a un potenziamento del servizio di Polizia municipale durante il periodo estivo, in fascia notturna; agli interventi realizzati, di anno in anno, per potenziare la rete dell’illuminazione sul territorio, o ancora, ai progetti di facilitazione alla convivenza, di educazione al senso civico e al rispetto delle regole, che promuoviamo in collaborazione con le nostre scuole. Valuto poi positivamente il rapporto con le numerose associazioni che operano nel nostro comune e che hanno permesso, a partire dalla collaborazione dei cittadini, un controllo del territorio in chiave di tenuta sociale e di partecipazione. Ribadisco, invece, la mia totale contrarietà alle ronde, convinto che siano altre, e ben più strutturate, le risposte che il governo deve fornire ai cittadini in materia di sicurezza”.