Domenica 10 luglio, dalle 17.20, la cerimonia e l’omaggio a uno degli ultimi superstiti, scomparso lo scorso 5 luglio
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CASTELNUOVO BERARDENGA. Sarà una cerimonia nel ricordo di Remo Resti, uno degli ultimi superstiti della strage di Palazzaccio del 4 luglio 1944 scomparso pochi giorni fa, quella che renderà omaggio al 72esimo anniversario della tragedia avvenuta nel Comune di Castelnuovo Berardenga. L’appuntamento è per domenica 10 luglio, con il concentramento alle ore 17.20, seguito dalla Santa Messa alle ore 17.30. Dopo la celebrazione religiosa, è prevista la deposizione della corona al monumento che ricorda le nove vittime, accompagnata dall’intervento del primo cittadino castelnovino, Fabrizio Nepi e dello storico Stefano Ventura. La cerimonia si concluderà con la consegna della borsa di studio intitolata ai martiri di Palazzaccio, promossa dal Comune di Castelnuovo Berardenga e rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo grado che ogni anno realizzano elaborati dedicati alla memoria storica del territorio.
Il ricordo di Remo Resti a Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti, dove viveva. La figura di Remo Resti viene ricordata da Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, sul cui territorio avvenne l’eccidio di civili, e da Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti, dove Remo Resti ha vissuto per molti anni, nella frazione di Monti in Chianti.
“Remo Resti – afferma il sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi – era uno dei pochi superstiti della strage avvenuta al Palazzaccio il 4 luglio 1944 per opera delle truppe naziste in ritirata. Remo fu il primo ad arrivare al Palazzaccio quel giorno e il primo ad avvertire gli abitanti dei poderi vicini di quanto era accaduto. La sua scomparsa, lo scorso 5 luglio, dopo 72 anni e un giorno dall’eccidio, ha addolorato tutta la nostra comunità, che ogni anno celebra l’anniversario con grande partecipazione. Durante la cerimonia di domenica ricorderemo con onore anche la sua figura, che per anni ha tenuto viva la memoria di tutti noi per non dimenticare quei nove martiri innocenti, donne e bambini. Le voci di chi ha vissuto in prima persona simili tragedie sono sempre una fonte ineguagliabile di storia, di valori e di principi fondamentali che abbiamo il dovere, come istituzioni e come cittadini, di non dare mai per scontati, trasmettendoli alle future generazioni per non disperdere il sacrificio di tante vittime e protagonisti della lotta di Liberazione”.
“Gaiole in Chianti – aggiunge il sindaco, Michele Pescini – si unisce al cordoglio per la scomparsa di Remo Resti, sopravvissuto a una delle stragi più drammatiche che hanno segnato i nostri territori e che, in giovane età, si trasferì nella frazione gaiolese di Monti in Chianti. Le sue parole su quel tragico giorno sono sempre state un momento di crescita e di arricchimento sociale e culturale per tutti coloro che hanno potuto ascoltarlo, oltre che uno spunto di profonda riflessione su valori che diamo per scontati ma che non lo sono affatto, dalla libertà alla democrazia fino all’uguaglianza. Siamo onorati di averlo avuto fra i nostri cittadini per tanti anni e ci uniamo al ricordo e alle celebrazioni che ogni anno il Comune di Castelnuovo Berardenga dedica al tragico evento del 4 luglio 1944”.