Il tema al centro della serata in programma giovedì 10 novembre, alle ore 21, alla Certosa di Pontignano
CASTELNUOVO BERARDENGA. Sarà dedicato ai principi di una vita Slow il primo appuntamento della stagione 2016-2017 dei ‘Caminetti in compagnia’, ciclo di appuntamenti promosso dal Comitato di quartiere Ponte a Bozzone – Geggiano – Pontignano “Il paese che vorrei”, con il patrocinio del Comune di Castelnuovo Berardenga. L’iniziativa è in programma giovedì 10 novembre, alle ore 21, nella Sala del Caminetto della Certosa di Pontignano e vedrà la partecipazione di Fabrizio Nepi, sindaco di Castelnuovo Berardenga, aderente alla rete Slow City, insieme a Giuseppe Pollio, esperto e cultore di enogastronomia e dirigente di Slow Food Siena e Piersante Sestini, medico specialista in malattie dell’apparato respiratorio all’Università di Siena e aderente al movimento Slow Medicine. La serata sarà arricchita da Marcello Calasso, dell’associazione culturale “I suoni di Seba”, che si esibirà in una performance musicale con i Gong immersa nell’atmosfera della Certosa, e da Mauro Costabile, il Raccontastorie capace di trasmettere spunti di riflessione con ironia e simpatia in attesa dell’appuntamento successivo dei ‘Caminetti in compagnia’. Nel corso della serata, come tradizione, saranno serviti thè caldo e dolci casalinghi per tutti i presenti.
Slow Life. La serata ruoterà attorno al tema della Slow Life, per conoscere e condividere i principi di una vita Slow e riflettere sul rapporto tra cibo e salute, oggetto di molte sfide del millennio appena iniziato alla luce dell’impatto che il cibo quotidiano ha sugli individui, sulle popolazioni e sui territori. Su questi argomenti il movimento Slow Food lavora in stretta sinergia con quelli Slow Medicine e Slow City, per recuperare il valore della prevenzione promossa attraverso lo stile di vita e l’alimentazione. “Come Slow Food è diventato un riferimento a livello mondiale per tutti coloro che vogliono approfondire e conoscere il “cibo buono”, pulito e giusto – spiegano dal Comitato ‘Il paese che vorrei’, promotore dell’iniziativa – così Slow Medicine costituisce un punto di riferimento per una medicina “sobria”, “rispettosa” e “giusta”, attenta ai bisogni dei cittadini e al benessere delle comunità e promotrice di cure di qualità e sostenibili. Al tempo stesso, in un mondo in cui tendono a prevalere fattori di standardizzazione e in cui i territori periferici sembrano diventare sempre più marginali, nasce e si sviluppa il movimento Slow City, con una rete internazionale di Città del “buon vivere” e orgogliose delle proprie tradizioni e risorse territoriali, capaci di valorizzarle trasformandole in qualità della vita. La cura del tessuto urbano e degli spazi collettivi, l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, l’accoglienza, il gusto per la buona tavola, la valorizzazione dei prodotti tipici e del patrimonio culturale sono solo alcuni dei valori condivisi e ai quali si ispira l’impegno quotidiano delle comunità locali aderenti al movimento, fra cui Castelnuovo Berardenga”.