di Leonardo Mattioli
TREQUANDA. Il Consiglio Comunale di Trequanda, riunitosi in seduta straordinaria, ha protestato contro la decisione della Amministrazione delle Poste di chiudere fino dal prossimo 7 agosto l'ufficio postale della frazione di Castelmuzio.
Anche la minoranza guidata dal liberale Gherardo Guazzini ha approvato il documento proposto dalla maggioranza con il quale si invita la direzione PT a "ripensare" la decisione" e offrendo la "disponibilita' di locali comunali senza pretendere affitti" visto che la chiusura sarebbe stata provocata, secondo Guazzini, "dalla falsa scusa della non economicità dello sportello".
"Ho approvato in toto il documento della maggioranza – ha spiegato l'esponente liberale – anche se ritengo che in casi di questa gravità si debbano prendere iniziative ben più forti verso la Direzione delle PT come ad esempio l'indizione di una assemblea pubblica dove alla presenza del dirigente delle PT, delle forze politiche e delle autorità locali e provinciali nonchè di quelle sindacali si possa discutere dell'argomento chiedendo al dirigente delle PT una relazione ben dettagliata circa i criteri adottati per definire lo sportello di Castelmuzio antieconomico. Questa chiusura provoca un grave disagio ai cittadini visto e considerato che, essendo Castelmuzio privo di sportello bancario, la grande maggioranza degli abitanti usa l'ufficio PT quale banca affidando all'ente i propri risparmi e utilizzandola per pensioni, pagamenti delle imposte, versamenti dei contributi etc".
Guazzini ha inoltre informato di aver proposto, nel caso la dirigenza PT rimanga ferma nelle proprie decisioni, che "l'amministrazione comunale si faccia carico di intraprendere un'azione di coinvolgimento della cittadinanza invitando tutti a togliere i loro risparmi dall'amministrazione Postale e trasferirli ad una delle due banche operanti nel territorio magari cercando di convincere una delle due a aprire uno sportello avanzato anche con servizi a giorni alterni".
