MONTEPULCIANO. La crisi sta colpendo duro in provincia. Alla RDB 16 impiegati dell'ufficio tecnico rischiano il posto, dato che l'azienda di Pontenure, in provincia di Piacenza, ha aperto la procedura di mobilità per un totale di 38 persone in tutta Italia. 12 lavoratori a tempo determinato dello stabilimento di Montepulciano non avranno il rinnovo del contratto.
L’azienda conta 18 stabilimenti dislocati su tutto il territorio nazionale e la sua attività è articolata su tre settori: strutture prefabbricate, con 14 stabilimenti di produzione; mattoni a faccia vista, con due fabbriche e altrettante per la produzione di calcestruzzo cellulare Gasbeton. Significativi sono anche il numero dei dipendenti – 661 unità, ai quali si aggiungono 168 dipendenti impegnati nei cantieri per la produzione di mattoni a faccia vista e Gasbeton – e le entrate che, nel 2008, ammontavano a oltre 400 milioni di euro.
La procedura è stata avviata il 24 settembre scorso ma ne é stata data comunicazione solo da due giorni alle rappresentanze sindacali, con cui è stato fissato un incontro per il prossimo 13 ottobre. Gli oltre cento lavoratori della sede di Montepulciano, dove vengono prodotti prefabbricati in calcestruzzo, annunciano iniziative spontanee di protesta in occasione dell'incontro, non ancora fissato ma in programma per l'inizio della prossima settimana, tra l'azienda e il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi.
Sul tema è intervenuto anche Franco Ceccuzzi, deputato del PD, che ha presentato in Parlamento un'interrogazione al ministro del Lavoro Sacconi.
“L’interrogazione – afferma Ceccuzzi – è nata sulla base dei numeri rilevanti dell’azienda in termini di risorse umane impiegate e delle difficoltà della Rdb legate alla crisi finanziaria e strutturale del settore. L’obiettivo è quello di accelerare la convocazione di un tavolo di confronto con tutte le regioni interessate, gli enti locali e le parti sociali presso il Ministero del lavoro per aprire, quanto prima, una trattativa che permetta di salvaguardare i posti di lavoro messi a rischio dalle decisioni aziendali. Il punto produttivo di Montepulciano, importante per l’economia della Valdichiana – continua Ceccuzzi – è il più colpito dalla riduzione dei livelli occupazionali, con la prevista messa in mobilità di 16 lavoratori su un totale di 38 richieste presentate dall’azienda. L’attenzione su questa vicenda sarà massima e sono costantemente in contatto con il sindaco di Montepulciano, Andrea Rossi per monitorare l’evolversi della vicenda e per sostenere il raggiungimento di una soluzione che tenga conto delle ricadute sociali”.
L’interrogazione è stata sottoscritta anche da altri parlamentari del Partito democratico: Cesare Damiano; Maria Grazia Gatti; Susanna Cenni; Rosy Bindi; Pierluigi Bersani; Maurizio Migliavacca; Lucia Codurelli; Mario Lovelli; Paola De Micheli; Giampaolo Fogliardi; Angelo Zucchi; Stefano Graziano e Sandro Brandolini.
L’azienda conta 18 stabilimenti dislocati su tutto il territorio nazionale e la sua attività è articolata su tre settori: strutture prefabbricate, con 14 stabilimenti di produzione; mattoni a faccia vista, con due fabbriche e altrettante per la produzione di calcestruzzo cellulare Gasbeton. Significativi sono anche il numero dei dipendenti – 661 unità, ai quali si aggiungono 168 dipendenti impegnati nei cantieri per la produzione di mattoni a faccia vista e Gasbeton – e le entrate che, nel 2008, ammontavano a oltre 400 milioni di euro.
La procedura è stata avviata il 24 settembre scorso ma ne é stata data comunicazione solo da due giorni alle rappresentanze sindacali, con cui è stato fissato un incontro per il prossimo 13 ottobre. Gli oltre cento lavoratori della sede di Montepulciano, dove vengono prodotti prefabbricati in calcestruzzo, annunciano iniziative spontanee di protesta in occasione dell'incontro, non ancora fissato ma in programma per l'inizio della prossima settimana, tra l'azienda e il sindaco di Montepulciano Andrea Rossi.
Sul tema è intervenuto anche Franco Ceccuzzi, deputato del PD, che ha presentato in Parlamento un'interrogazione al ministro del Lavoro Sacconi.
“L’interrogazione – afferma Ceccuzzi – è nata sulla base dei numeri rilevanti dell’azienda in termini di risorse umane impiegate e delle difficoltà della Rdb legate alla crisi finanziaria e strutturale del settore. L’obiettivo è quello di accelerare la convocazione di un tavolo di confronto con tutte le regioni interessate, gli enti locali e le parti sociali presso il Ministero del lavoro per aprire, quanto prima, una trattativa che permetta di salvaguardare i posti di lavoro messi a rischio dalle decisioni aziendali. Il punto produttivo di Montepulciano, importante per l’economia della Valdichiana – continua Ceccuzzi – è il più colpito dalla riduzione dei livelli occupazionali, con la prevista messa in mobilità di 16 lavoratori su un totale di 38 richieste presentate dall’azienda. L’attenzione su questa vicenda sarà massima e sono costantemente in contatto con il sindaco di Montepulciano, Andrea Rossi per monitorare l’evolversi della vicenda e per sostenere il raggiungimento di una soluzione che tenga conto delle ricadute sociali”.
L’interrogazione è stata sottoscritta anche da altri parlamentari del Partito democratico: Cesare Damiano; Maria Grazia Gatti; Susanna Cenni; Rosy Bindi; Pierluigi Bersani; Maurizio Migliavacca; Lucia Codurelli; Mario Lovelli; Paola De Micheli; Giampaolo Fogliardi; Angelo Zucchi; Stefano Graziano e Sandro Brandolini.