“Nei giorni scorsi – continua Lenzi – abbiamo inviato a tutti i proprietari di alloggi una lettera per spiegare l’accordo raggiunto con Siena Casa SpA che prevede la possibilità di affittare la casa alla società senese, a canone concordato scontato del 10 per cento, con la garanzia di riscuotere regolarmente l’affitto e di contare sulla riconsegna dell’appartamento, alla scadenza del contratto, nelle condizioni in cui era all’inizio della locazione, salvo il normale deterioramento dovuto all’uso dell’immobile. A questo si aggiunge la possibilità di usufruire di una riduzione dell’Ici sulla casa affittata a Siena Casa, che scenderà al 4 per mille rispetto al 7 per mille ordinario, mentre chi applica, di propria iniziativa, il canone concordato usufruisce di una riduzione dal 7 al 5 per mille. La società senese, poi, affitterà l’appartamento, a canone concordato, a soggetti individuati sulla base di una specifica graduatoria già formata”.
“Il Comune, da parte sua – afferma ancora l’assessore colligiano – sta cercando di investire risorse e strumenti per contenere l’emergenza abitativa, valorizzando anche l’applicazione del ‘canone concordato’, che rende socialmente più sostenibile il costo dell’abitare per le famiglie e fornisce certezze per la remunerazione non esosa del bene ai proprietari, evitando, così, che molti appartamenti siano lasciati sfitti. Da alcuni giorni possiamo contare sui primi alloggi messi a disposizione da alcuni privati cittadini usufruendo di queste opportunità e sono molti i cittadini che ci contattano per avere notizie e chiarimenti sull’iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale e da Siena Casa”.
“I canoni di affitto previsti dall’accordo territoriale tra i sindacati degli inquilini e quelli dei proprietari di case – spiega ancora Lenzi – sono più bassi rispetto a quelli che normalmente vengono applicati sul nostro territorio e sono divisi in tre fasce: la prima, compresa tra i 6,40 e i 5,70 euro al metro quadrato, si applica ad appartamenti costruiti o radicalmente ristrutturati negli ultimi trent’anni, con riscaldamento singolo e i servizi igienici completi; la seconda, che oscilla tra i 5,44 e i 4,89 euro al metro quadrato, si applica ad appartamenti costruiti o ristrutturati oltre trent’anni fa, con riscaldamento centralizzato e i servizi igienici non completi. La terza, infine, è tra i 4,80 e i 4,32 euro al metro quadrato e riguarda appartamenti costruiti o ristrutturati oltre cinquant’anni fa, con riscaldamento centralizzato e servizi igienici incompleti. Questi importi, poi, possono essere aumentati del 15 per cento se la superficie convenzionale dell’alloggio è inferiore ai 60 metri quadrati; del 25 per cento se è inferiore ai 40 metri quadrati; del 15 per cento se l’appartamento è concesso con mobilia completa e in buone condizioni o del 10 per cento se la mobilia è parziale e/o in scadenti condizioni”.