"Un progetto che riteniamo profondamente incompatibile con le caratteristiche del nostro territorio, con effetti potenzialmente pericolosi per la vita e la salute dei cittadini"
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CHIUSI. Esprimiamo preoccupazione rispetto a quanto sta accadendo a Chiusi intorno al progetto di realizzazione dell’impianto di carbonizzazione, voluto da Acea e sostenuto dall’amministrazione comunale di Chiusi, guidata dal Partito Democratico.
Un progetto che riteniamo profondamente incompatibile con le caratteristiche del nostro territorio, con effetti potenzialmente pericolosi per la vita e la salute dei cittadini delle nostre comunità.
Un progetto che –ancora una volta- risponde solo agli interessi industriali dei privati che detengono quote di capitale di Acea- e non certo alle esigenze delle nostre comunità.
Tanto più perché si tratta di un impianto che non ha precedenti per dimensioni e quantità di rifiuti trattati e che rientrerà nella categoria “industrie insalubri di prima classe”.
Nessuno ad oggi può sapere quale sarà l’impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica dell’aumento delle polveri sottili, della possibile emissione di diossine, delle probabili maleodoranze.
Con queste domande sul piatto, comprendiamo bene il nervosismo del Sindaco Juri Bettollini, sfociato nei giorni scorsi in un indegna “piazzata” contro Nicola Bettollini, Segretario della Sezione Valdichiana Senese del nostro partito. Ma al netto delle reazioni folcloristiche del Sindaco di Chiusi, le domande restano tutte sul piatto e noi comunisti torniamo (e torneremo) a proporle in ogni occasione possibile.
Perché -ad esempio- il Pd non rispetta l’impegno di non permettere la realizzazione di impianti insalubri sul territorio comunale, assunto dal Consiglio Comunale di Chiusi attraverso l’approvazione della mozione chiamata “Atto di Governo”?
Perché il Sindaco non rispetta il programma elettorale con il quale è stato eletto e nel quale si parlava di “valorizzazione dei parchi, della necropoli, del lago, dell’agricoltura, del paesaggio e della sostenibilità”?
Noi crediamo che ogni iniziativa relativa alla gestione dei rifiuti debba dipendere dalle istituzioni pubbliche e debba svolgersi all’interno della programmazione pubblica, comunale o sovracomunale, all’interno di meccanismi di trasparenza e di continua informazione dei cittadini.
Crediamo che la pianificazione in tema di trattamento dei rifiuti non possa essere lasciata in alcun modo all’iniziativa privata e debba tornare saldamente sotto il controllo pubblico.
Per questi motivi facciamo nostre le preoccupazioni e gli interrogativi posti in questi mesi dal Comitato “Aria” e sosterremo ogni iniziativa di lotta da parte dei cittadini e dei lavoratori contro la realizzazione dell’impianto e per l’attivazione di percorsi di partecipazione reale della comunità al processo decisionale.