MONTEPULCIANO. Nelle prime ore di oggi (19 agosto), i Carabinieri della Compagnia di Montepulciano – Nucleo Operativo – e personale della Guardia di Finanza – Tenenza di Montepulciano, a conclusione di complesse ed articolate attività di indagine svolte congiuntamente, hanno eseguito 8 ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dalla Procura della Repubblica di Firenze – Direzione Distrettuale Antimafia.
I provvedimenti restrittivi, eseguiti nelle provincie di Catanzaro, Reggio Calabria, Spoleto (Perugia), Cuneo e Napoli, avvalendosi anche di personale delle rispettive forze di Polizia dei Comandi Provinciali, sono diretti ad altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di reati, in particolare tentato sequestro di persona, estorsione, lesioni, furto in abitazione, commessi nell’arco temporale che va dal 2008 al 2009, nel territorio di Montepulciano, Sinalunga, Chianciano Terme, Chiusi, Ciampino e Spoleto ed in particolare all’incendio della discoteca “La Capannina” avvenuto il 5 marzo 2008. Ed è proprio da questo evento che le indagini, intraprese ad ampio spettro, permettevano di far luce anche su un tentativo di sequestro di persona avvenuto in precedenza e svanito solo per la resistenza fisica messa in atto dalla vittima. Il gruppo criminale comprende anche un affiliato ad una nota cosca calabrese, già condannato per omicidio volontario, associazione mafiosa ed altro, al tempo dei fatti sottoposto a regime di semilibertà.
I provvedimenti restrittivi, eseguiti nelle provincie di Catanzaro, Reggio Calabria, Spoleto (Perugia), Cuneo e Napoli, avvalendosi anche di personale delle rispettive forze di Polizia dei Comandi Provinciali, sono diretti ad altrettanti soggetti ritenuti responsabili di associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzata alla commissione di reati, in particolare tentato sequestro di persona, estorsione, lesioni, furto in abitazione, commessi nell’arco temporale che va dal 2008 al 2009, nel territorio di Montepulciano, Sinalunga, Chianciano Terme, Chiusi, Ciampino e Spoleto ed in particolare all’incendio della discoteca “La Capannina” avvenuto il 5 marzo 2008. Ed è proprio da questo evento che le indagini, intraprese ad ampio spettro, permettevano di far luce anche su un tentativo di sequestro di persona avvenuto in precedenza e svanito solo per la resistenza fisica messa in atto dalla vittima. Il gruppo criminale comprende anche un affiliato ad una nota cosca calabrese, già condannato per omicidio volontario, associazione mafiosa ed altro, al tempo dei fatti sottoposto a regime di semilibertà.