Il Regolamento attuativo del Comune stabilisce che nel territorio di Gaiole si possono costruire capanni di caccia in legno e altri materiali leggeri

GAIOLE IN CHIANTI. Due importanti regolamenti attuativi sono stati approvati dal Consiglio comunale di Gaiole in Chianti: quello sui capanni di caccia e quello sulle recinzioni salva-colture. Il Comune va così a completare la programmazione urbanistica, a pochi giorni dall’entrata in vigore della variante al regolamento urbanistico, che ha assunto piena efficacia lo scorso 27 ottobre.
Sulla possibilità di costruire i capanni di caccia, dove si riuniscono le squadre della caccia al cinghiale, il Comune di Gaiole in Chianti si era battuto per superare la lacuna normativa regionale, contribuendo alla modifica della Legge 3/94, che, adesso, consente la realizzazione di manufatti per attività venatorie.
Il Regolamento attuativo del Comune stabilisce che nel territorio di Gaiole si possono costruire capanni di caccia in legno e altri materiali leggeri, con un’estensione massima di 120 metri quadrati e un’altezza massima di 2 metri e 40. Ogni squadra può richiedere una sola struttura, quindi, a Gaiole al massimo sono previsti 5 capanni di caccia.
“Dovranno essere strutture facilmente rimovibili – specifica il sindaco Michele Pescini –e ben inserite nel contesto paesaggistico. L’aspetto interessante è che potranno essere dotate di servizi igienici, acqua e impianto elettrico, ovvero di tutto il necessario per lavorare le carni e soprattutto per andare incontro alle esigenze delle squadre di caccia. Riconosciamo, infatti, il valore dei capanni come straordinario luogo di socialità.”
L’altro regolamento attuativo appena approvato è quello sulle recinzioni a protezione delle vigne e degli oliveti. In attuazione della variante al regolamento urbanistico, il Comune di Gaiole in Chianti consente recinzioni fino ad un’altezza massima di due metri. “Esattamente il doppio di quanto stabilito prima –spiega il sindaco Michele Pescini – abbiamo così rivisto i vecchi parametri per aiutare le aziende a contrastare un problema che sta diventando preoccupante nel Chianti: quello degli ungulati. Potranno essere inseriti anche cavi elettrificati non superando l’altezza massima prescritta. Dovranno prevedere varchi pedonali ogni 150 metri. Sono invece vietate le recinzioni, anche per ragioni di sicurezza stradale, lungo i tratti di viabilità pubblica e storica, dove per la salvaguardia delle colture potranno comunque essere installati dissuasori a ultrasuoni. Le aziende agricole di Gaiole hanno a questo punto un riferimento normativo chiaro e adeguato per programmare gli investimenti necessari a proteggere i raccolti”.