di Augusto Mattioli
POGGIBONSI. La camperistica senese si riorganizza per rispondere ad una crisi che in questi ultimi due anni è stata molto dura. Alla Triganò di Poggibonsi, azienda leader in Europa nel settore, che fa parte di un gruppo multinazionale francese. è stato adottato un modo diverso di lavorare che è stato presentato questa mattina. La nuova organizzazione del lavoro, che ha comportato consistenti investimenti, permetterà di produrre camper sulla base degli ordinativi ricevuti e non in una logica di stoccaggio che in sostanza immobilizza risorse finanziarie. “Si tratta di una organizzazione del lavoro – ha sottolineato Paolo Bicci, amministratore delegato di Triganò spa – che risponde alle esigenze di mercato e introduce innovazioni che migliorano la qualità dei nostri prodotti”. Il settore dei camper secondo Bicci ha risentito molto della crisi del 2009 con le immatricolazioni che ù nel nostro paese sono state 8000 contro le 15000 del 2007. Ora a situazione sembra in miglioramento, soprattutto grazie al mercato estero, quello francese e quello inglese mentre in Italia ancora si stenta un poco.
Però le prospettive sembrano abbastanza positive con un fatturato in crescita “leggermente superiore rispetto all’anno passato–ha fatto notare l’amministratore delegato – per cui, per rispondere alla crisi era necessario –- rivedere i criteri di produzione”. Che seguono i principi della cosiddetta Lean Production , una teoria economica che si occupa di riduzione degli sprechi, che per la prima volta in Europa viene applicata al settore della camperistica. La crisi dunque aguzza l’ingegno e spinge le aziende a battere nuove metodologie di produzione che assicurino maggiore qualità, maggiore efficienza, riduzione degli sprechi e prezzi competitivi. Certo l’azienda ha fatto anche tagli consistenti dei suo dipendenti passati dai 495 di prima della crisi agli attuali 360.
“Ma abbiamo gestito il calo il maniera la più indolore possibile facendo ricorso alla mobilità su base volontaria, ai pensionamenti ella cassa integrazione” ha puntualizzato Bicci. La Triganò nel suo cambiamento ha potuto usufrurire anche dell’apporto di due ricercatori, grazie all’agenzia provinciale di sviluppo locale che ha indetto un bando denominato Ricercatori in azienda. Uno sta lavorando sul progetto “Ottimizzazione dei Flussi di Filiera Logistico-Produttivi per l’Innovazione e l’Ecoefficienza”, connesso con la trasformazione produttiva, mentre l’altro sta ultimando il progetto “Polimeri e Materiali innovativi per la filiera del Camper – POLIMAC rivolto all’utilizzo di materiali innovativi destinati ad aumentare la qualità e l’affidabilità dei prodotti.
POGGIBONSI. La camperistica senese si riorganizza per rispondere ad una crisi che in questi ultimi due anni è stata molto dura. Alla Triganò di Poggibonsi, azienda leader in Europa nel settore, che fa parte di un gruppo multinazionale francese. è stato adottato un modo diverso di lavorare che è stato presentato questa mattina. La nuova organizzazione del lavoro, che ha comportato consistenti investimenti, permetterà di produrre camper sulla base degli ordinativi ricevuti e non in una logica di stoccaggio che in sostanza immobilizza risorse finanziarie. “Si tratta di una organizzazione del lavoro – ha sottolineato Paolo Bicci, amministratore delegato di Triganò spa – che risponde alle esigenze di mercato e introduce innovazioni che migliorano la qualità dei nostri prodotti”. Il settore dei camper secondo Bicci ha risentito molto della crisi del 2009 con le immatricolazioni che ù nel nostro paese sono state 8000 contro le 15000 del 2007. Ora a situazione sembra in miglioramento, soprattutto grazie al mercato estero, quello francese e quello inglese mentre in Italia ancora si stenta un poco.
Però le prospettive sembrano abbastanza positive con un fatturato in crescita “leggermente superiore rispetto all’anno passato–ha fatto notare l’amministratore delegato – per cui, per rispondere alla crisi era necessario –- rivedere i criteri di produzione”. Che seguono i principi della cosiddetta Lean Production , una teoria economica che si occupa di riduzione degli sprechi, che per la prima volta in Europa viene applicata al settore della camperistica. La crisi dunque aguzza l’ingegno e spinge le aziende a battere nuove metodologie di produzione che assicurino maggiore qualità, maggiore efficienza, riduzione degli sprechi e prezzi competitivi. Certo l’azienda ha fatto anche tagli consistenti dei suo dipendenti passati dai 495 di prima della crisi agli attuali 360.
“Ma abbiamo gestito il calo il maniera la più indolore possibile facendo ricorso alla mobilità su base volontaria, ai pensionamenti ella cassa integrazione” ha puntualizzato Bicci. La Triganò nel suo cambiamento ha potuto usufrurire anche dell’apporto di due ricercatori, grazie all’agenzia provinciale di sviluppo locale che ha indetto un bando denominato Ricercatori in azienda. Uno sta lavorando sul progetto “Ottimizzazione dei Flussi di Filiera Logistico-Produttivi per l’Innovazione e l’Ecoefficienza”, connesso con la trasformazione produttiva, mentre l’altro sta ultimando il progetto “Polimeri e Materiali innovativi per la filiera del Camper – POLIMAC rivolto all’utilizzo di materiali innovativi destinati ad aumentare la qualità e l’affidabilità dei prodotti.