POGGIBONSI. La crisi del settore camperistico, tenuta sempre sotto osservazione da parte da LiberaMente di Poggibonsi, torna protagonosta in una "provocazione" lanciata dal direttivo dell'associazione.
“Da mesi cerchiamo di far giungere nelle stanze decisionali suggerimenti e analisi per trovare sbocchi alla pesante situazione in cui verte il settore camperistico – scrive in una nota LiberaMente – Abbiamo proposto la realizzazione di un grande autoporto dove noleggiare camper e girovagare per la meravigliosa toscana: abbiamo proposto di realizzare una grande manifestazione dedicata al mezzo ricreazionale proprio nella nostra terra, ma nessuno sembra stare a sentire e pensare che sembrano essere stati stanziati centinaia di migliaia di euro per fare analisi di mercato e studi progettuali!"
"Da tempo anche noi comuni mortali e liberi pensanti ci stiamo interrogando sulle soluzioni che possano portare nuova linfa al settore camperistico – prosegue la nota -e come non riflettere sulla sentenza del Tar che autorizza la prostituzione in camper? Ci è doveroso e spontaneo fare alcune considerazioni: la legge Carfagna impedisce la prostituzione in luogo pubblico promettendo arresti per prostitute e clienti, mentre il fenomeno continua a dilagare nelle strade delle città. Si abbandona l’ipotesi della riapertura delle case chiuse, ma la committenza delle lucciole non sembra arrestarsi, quindi come non trasformare un problema purtroppo sempre esistito (non a caso definito il mestiere piu antico del mondo) in un opportunità che di certo rivitalizzerebbe le vendite dei mezzi valdelsani. Da una indagine sembra che una prostituta possa guadagnare intorno ai 100 mila euro l’anno: a parte il problema fiscale che ovviamente dovrebbe essere regolamentato, di certo questa tipologia di clienti potrebbe essere ad hoc per l’acquisto di mezzi non proprio alla portata di tutti.
La sentenza del TAR sembra proprio una notizia appositamente plasmata ma invece è del tutto vera e sembra calzare a pieno per uno degli argomenti clou di questi giorni. Il DDL contro la prostituzione del ministro Carfagna approvato dal CDM, fornirebbe realmente una grande opportunità alle aziende che producono i mezzi. Sono migliaia e migliaia le prostitute che dovrebbero essere tolte dalle strade , ma di certo non si riuscirà ad arginare il problema, quindi visto che il TAR ha concesso questa possibilità perché non trasformarla in opportunità commerciale, questo non vuol significare fomentare la prostituzione anzi vorrebbe tentare di rendere più “corretto” il proprio incontrollabile svolgimento. Ai nostri politici, alle imprese seriamente preoccupate del loro futuro, ai lavoratori gia travolti da cassa integrazione e mobilità e ai sindacati che sembrano più impegnati in altre fronti, adesso lasciamo a loro tutte le considerazioni, pur consapevoli di essere forse provocatori ma di certo di fronte a scenari poco illuminanti non si può continuare a dormire sonni tranquilli".
“Da mesi cerchiamo di far giungere nelle stanze decisionali suggerimenti e analisi per trovare sbocchi alla pesante situazione in cui verte il settore camperistico – scrive in una nota LiberaMente – Abbiamo proposto la realizzazione di un grande autoporto dove noleggiare camper e girovagare per la meravigliosa toscana: abbiamo proposto di realizzare una grande manifestazione dedicata al mezzo ricreazionale proprio nella nostra terra, ma nessuno sembra stare a sentire e pensare che sembrano essere stati stanziati centinaia di migliaia di euro per fare analisi di mercato e studi progettuali!"
"Da tempo anche noi comuni mortali e liberi pensanti ci stiamo interrogando sulle soluzioni che possano portare nuova linfa al settore camperistico – prosegue la nota -e come non riflettere sulla sentenza del Tar che autorizza la prostituzione in camper? Ci è doveroso e spontaneo fare alcune considerazioni: la legge Carfagna impedisce la prostituzione in luogo pubblico promettendo arresti per prostitute e clienti, mentre il fenomeno continua a dilagare nelle strade delle città. Si abbandona l’ipotesi della riapertura delle case chiuse, ma la committenza delle lucciole non sembra arrestarsi, quindi come non trasformare un problema purtroppo sempre esistito (non a caso definito il mestiere piu antico del mondo) in un opportunità che di certo rivitalizzerebbe le vendite dei mezzi valdelsani. Da una indagine sembra che una prostituta possa guadagnare intorno ai 100 mila euro l’anno: a parte il problema fiscale che ovviamente dovrebbe essere regolamentato, di certo questa tipologia di clienti potrebbe essere ad hoc per l’acquisto di mezzi non proprio alla portata di tutti.
La sentenza del TAR sembra proprio una notizia appositamente plasmata ma invece è del tutto vera e sembra calzare a pieno per uno degli argomenti clou di questi giorni. Il DDL contro la prostituzione del ministro Carfagna approvato dal CDM, fornirebbe realmente una grande opportunità alle aziende che producono i mezzi. Sono migliaia e migliaia le prostitute che dovrebbero essere tolte dalle strade , ma di certo non si riuscirà ad arginare il problema, quindi visto che il TAR ha concesso questa possibilità perché non trasformarla in opportunità commerciale, questo non vuol significare fomentare la prostituzione anzi vorrebbe tentare di rendere più “corretto” il proprio incontrollabile svolgimento. Ai nostri politici, alle imprese seriamente preoccupate del loro futuro, ai lavoratori gia travolti da cassa integrazione e mobilità e ai sindacati che sembrano più impegnati in altre fronti, adesso lasciamo a loro tutte le considerazioni, pur consapevoli di essere forse provocatori ma di certo di fronte a scenari poco illuminanti non si può continuare a dormire sonni tranquilli".