CHIANCIANO TERME. Sirio Bussolotti, Presidente di Terme di Chianciano spa interviene sulla annunciata volontà di Trenitalia di dirottare i treni di media percorrenza, regionali, interregionali e la maggior parte degli intercity sulla cosiddetta linea lenta con un notevole incremento degli attuali tempi di percorrenza da Chiusi per Firenze e Roma. L’inaugurazione del nuovo corso dovrebbe avvenire a fine 2009. La promessa di Trenitalia è nota, fare concorrenza agli aerei con treni superveloci e sarà la direttissima a sopportare il transito dei nuovi convogli mentre i treni di media percorrenza verranno dirottati sulla “linea lenta”.
“Meno male che ce ne siamo accorti e che la protesta è partita e si allarga –afferma Bussolotti che aveva lanciato l’allarme già un anno fa – Se le decisioni di Trenitalia dovessero essere confermate, si tornerebbe ai treni a vapore, agli anni 50!”
“La battaglia per i diritti dei pendolari, degli studenti, dei lavoratori e dei turisti deve andare avanti, anche se sarà dura. In più porrei maggiormente l’accento sulle difficoltà dei viaggiatori da e verso Firenze, il nostro capoluogo di Regione, mentre si tende a parlare delle tre ore necessarie per raggiungere Roma da Chiusi”. Continua Bussolotti “Non è possibile che questo processo di “ammodernamento “ dei trasporti con l’alta velocità penalizzi le stazioni intermedie quali quella di Chiusi-Chianciano Terme che rappresentando comunque bacini di utenza di circa 100 mila abitanti”.
Secondo Bussolotti Trenitalia continua con le sue azioni a penalizzare “in modo drastico una realtà territoriale che già soffre di una grave crisi economica”, mentre invece sarebbe necessario “dare risposte concrete al crescente bisogno di mobilità e per il potenziamento delle infrastrutture, in particolare del trasporto su rotaia, data l’importanza che la stazione di Chiusi-Chianciano Terme riveste per chi sceglie di raggiungere in treno la città termale per turismo, svago e cura. In un momento di crisi a livello internazionale e di rialzo dei prezzi petroliferi, Trenitalia dovrebbe anche mettere in condizione studenti, pendolari e turisti di evitare l’uso dell’automobile”.