Esposto uno striscione con la scritta "Voi li votate loro mentono"
BUONCONVENTO. Da Casapound riceviamo e pubblichiamo.
“Chiari i segnali di esasperazione tra le cittadinanze di Buonconvento, Bibbiano, Murlo e Vescovado a riguardo del ponte sull’Ombrone in località Casanova, che a distanza di mesi dalla sua interruzione per lavori “Manutentivi straordinari”, non mostra, nonostante le reiterate promesse, molte delle quali di pura propaganda elettorale, ancora alcuna evidenza di lavori in corso degni di tale appellativo.
Intanto, la popolazione del circondario ma anche il flusso turistico fisiologicamente aumentato per la stagione estiva, oltre ai normali servizi logistici, sono costretti al transito forzato e penoso lungo la deviazione di Piana verso e da Ponte D’arbia. Un percorso dissestato disseminato di buche, ma soprattutto capace di sviluppare una barriera di polvere sottile attraverso la quale gli automobilisti devono farsi strada in una assenza spesso totale di visibilità.
Ricordiamo con tristezza la morte dell’operaio 42enne Claudio La Tella nel Dicembre dello scorso anno su questo percorso di guerra. L’uomo, indipendentemente dalle dinamiche dell’incidente non avrebbe dovuto trovarsi su quel patetico percorso alternativo, deciso da una amministrazione irresponsabile e pasticciona.
Sarebbe ancora vivo crediamo, se la interruzione del Ponte sull’Ombrone non fosse stata decisa verticalmente in puro stile sovietico senza credibili soluzioni alternative logiche quali un guado cementato o un ponte di emergenza.
Inoltre, nel computo dei danni subiti dalla cittadinanza, i continui guasti meccanici e strutturali alle vetture, obbligate per routine a più transiti quotidiani e sottoposte quindi a straordinarie e intuibili sollecitazioni di una pista Sahariana.
Esasperazione si diceva ed è stata quella che lo scorso lunedì primo Luglio, ha spinto una delegazione della cittadinanza e in prevalenza donne, a esigere un incontro con l’ufficio tecnico del Comune di Buonconvento allo scopo di chiedere interventi straordinari immediati su la deviazione di Piana. Comprensibili i toni alti utilizzati nell’occasione anche se nell’ambito del diritto di espressione sancito dalla Costituzione e quello del contatto diretto tra cittadini e autorità locali le quali, sono evidentemente ottenebrate dalla convinzione che una amministrazione di maggioranza, una volta misteriosamente eletta, possa gestire la cosa pubblica anche in modo approssimativo assumendo atteggiamenti piramidali i quali rasentano una intollerabile tracotanza di casta da prima repubblica.
La cittadinanza è cosciente che dovrà attendere nel migliore dei casi ancora sei mesi per vedere restituito il Ponte sull’Ombrone chiuso ormai dal 6 Settembre del 2023 mentre aziende vitali per il territorio e piccoli imprenditori soffocano nella perdita di clientela in ragione del 40% per via della difficoltà di accesso. 16 mesi quindi per la manutenzione di un ponte di una trentina di metri ingegneristicamente elementare su un torrente minore largo qualche metro.
La situazione, è evidente, parla di approssimazione, di incapacità professionale, di inettitudine gestionale e di disonestà politica. Quanto basta perchè i toni rimangano alti e la esasperazione monti insidiosamente fino a quando Provincia e Comune non si decideranno ad intervenire in modo risolutivo per quantomeno tamponare una emergenza ormai permanente”.