COLLE DI VAL D'ELSA. “Il Comune ha già attivato, a carico del Centro culturale islamico, le procedure di controllo e di sanzione, previste per qualsiasi cantiere edile dove siano state riscontrate violazioni. Le problematiche connesse alla struttura, che dovranno essere sanate nei tempi previsti dalla legge, non mettono, però, in discussione la validità di un progetto che rappresenta un’opportunità di integrazione sociale e culturale per la città”.
Lo ha affermato il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni nel corso del consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi, rispondendo alle due interrogazioni presentate dalla lista civica “Insieme per Colle”.
“Il Comune – ha detto Brogioni – ha preso atto delle prescrizioni giunte dal Genio civile della Regione Toscana, dove si dichiarava non collaudabile la struttura della cupola e si invitava a un consolidamento o alla demolizione e successiva ricostruzione della stessa. L’ufficio tecnico comunale – ha aggiunto Brogioni – ha, poi, invitato la comunità islamica a eseguire le opere necessarie ad impedire l’accesso delle persone nei locali e nelle strutture ancora non completate e dichiarate non collaudabili”.
“Sui presunti abusi e sul rispetto delle regole – ha detto ancora Brogioni – ribadiamo, come abbiamo sempre fatto, il principio del ‘chi sbaglia paga’, che applichiamo a tutte le situazioni, senza distinzioni, come invece si è cercato di far credere in questi anni, strumentalizzando la vicenda del centro culturale islamico per alimentare incertezze e paure infondate. Per quanto riguarda il contratto di concessione del diritto di superficie, c’è la volontà di prolungarlo, alle stesse condizioni dell’accordo preesistente, per consentire la fine dei lavori, come accade in situazioni simili, dove ci sono interventi in corso”.
“Siamo consapevoli – ha aggiunto ancora il primo cittadino – delle difficoltà economiche e strutturali che la comunità islamica sta incontrando nel completamento del centro, ma questa vicenda sta assumendo tempi troppo lunghi. Abbiamo chiesto, quindi, alla comunità islamica risposte certe e concrete sulla fine dei lavori, da portare avanti nel rispetto delle regole, con correttezza e trasparenza, e sull’inizio delle attività culturali del centro”.
Lo ha affermato il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni nel corso del consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi, rispondendo alle due interrogazioni presentate dalla lista civica “Insieme per Colle”.
“Il Comune – ha detto Brogioni – ha preso atto delle prescrizioni giunte dal Genio civile della Regione Toscana, dove si dichiarava non collaudabile la struttura della cupola e si invitava a un consolidamento o alla demolizione e successiva ricostruzione della stessa. L’ufficio tecnico comunale – ha aggiunto Brogioni – ha, poi, invitato la comunità islamica a eseguire le opere necessarie ad impedire l’accesso delle persone nei locali e nelle strutture ancora non completate e dichiarate non collaudabili”.
“Sui presunti abusi e sul rispetto delle regole – ha detto ancora Brogioni – ribadiamo, come abbiamo sempre fatto, il principio del ‘chi sbaglia paga’, che applichiamo a tutte le situazioni, senza distinzioni, come invece si è cercato di far credere in questi anni, strumentalizzando la vicenda del centro culturale islamico per alimentare incertezze e paure infondate. Per quanto riguarda il contratto di concessione del diritto di superficie, c’è la volontà di prolungarlo, alle stesse condizioni dell’accordo preesistente, per consentire la fine dei lavori, come accade in situazioni simili, dove ci sono interventi in corso”.
“Siamo consapevoli – ha aggiunto ancora il primo cittadino – delle difficoltà economiche e strutturali che la comunità islamica sta incontrando nel completamento del centro, ma questa vicenda sta assumendo tempi troppo lunghi. Abbiamo chiesto, quindi, alla comunità islamica risposte certe e concrete sulla fine dei lavori, da portare avanti nel rispetto delle regole, con correttezza e trasparenza, e sull’inizio delle attività culturali del centro”.
“L’amministrazione comunale – conclude Brogioni – ha sempre difeso lo spirito del progetto, inteso come un’occasione di crescita sociale e culturale per Colle e non solo, valorizzando la presenza di una comunità che è presente da molti anni nel pieno centro della città, in Piazza Bartolomeo Scala, e che è integrata nel nostro tessuto sociale e culturale. Oggi, di fronte a una struttura che ormai è realtà, vorremmo che la discussione facesse un passo in avanti, parlando dei contenuti, piuttosto che di un contenitore che già esiste, e portando il proprio contributo a una programmazione condivisa e aperta delle attività del centro”.