E’ quella che il sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni ha inviato nei giorni scorsi a tutti i cittadini, intervenendo su alcuni temi che stanno animando il dibattito locale. “In un momento sociale così delicato – afferma Brogioni – dove i bisogni aumentano e le risorse diminuiscono, credo che sarebbe meglio confrontarsi su temi quali il sociale e gli altri servizi che gli enti locali mettono a disposizione dei cittadini, andando oltre gli schieramenti politici e mettendo al primo posto gli interessi generali della comunità, piuttosto che gettare continuamente discredito sull’amministrazione comunale, a prescindere da quale sia il tema in questione. A Colle di Val d’Elsa – aggiunge Brogioni – come in tutti i Comuni, quest’anno mancherà il 10 per cento del gettito Ici che doveva essere restituito dal governo, per un importo di circa 141mila euro. Questo, sommato ai tagli al Fondo nazionale per le politiche sociali, penalizzerà fortemente gli aiuti e i servizi erogati finora, danneggiando soprattutto le fasce più deboli della popolazione. Gli enti locali si impegneranno per dare risposte adeguate alle esigenze dei cittadini, ma saremo obbligati ad aumentare le quote di compartecipazione per la copertura finanziaria di alcuni servizi. Questa sarebbe una questione importante su cui confrontarsi”.
“In questi anni – si legge all’inizio della lettera – abbiamo sempre scelto vie istituzionali per comunicare con i cittadini, utilizzando strumenti quali il periodico “Arnolfo”, la campagna di ascolto e il ricevimento di tanti cittadini ogni giorno in Comune. Di fronte alle ennesime accuse strumentali che giungono ancora una volta contro il Comune, ho deciso di rispondere attraverso una lettera aperta per fare chiarezza su temi che riguardano la nostra città e la vita quotidiana di tutti noi”.
Pista ciclo-pedonale. “Sulla pista ciclo-pedonale sul vecchio tracciato ferroviario fra Colle e Poggibonsi, ad esempio – afferma Brogioni – non possiamo accettare proposte tardive che mettono in discussione un progetto condiviso da tempo dalle due amministrazioni e che vuole realizzare un percorso accessibile a tutti i cittadini ed essere un’opportunità di mobilità dolce. Vorremmo, invece, che il confronto si spostasse sulla mobilità pubblica a livello di area, per rispondere alle esigenze di una comunità in crescita e in trasformazione, come quella valdelsana”.
Mercato e illuminazione pubblica. “La centralità e la funzione di attrazione della Piazza Arnolfo – si legge a proposito del ritorno del mercato nella Piazza – è uno dei punti cardine del progetto di riqualificazione della parte bassa della città su cui abbiamo investito molto, con riconoscimenti, anche a livello regionale, per la qualità progettuale. Il mercato settimanale tornerà in Piazza Arnolfo nelle prossime settimane ed è già in corso la riassegnazione dei posti agli operatori ambulanti. Per quanto riguarda la nuova illuminazione pubblica, le lanterne sono dello stesso modello e costruite con materiali analoghi alle precedenti, per assicurare una corretta integrazione nel contesto architettonico, e ospitano lampade a basso consumo e a basso impatto ambientale. Questo consente una notevole riduzione dei consumi energetici, pari al 43 per cento rispetto a quelli precedenti, oltre a una diminuzione dei costi di gestione e di manutenzione degli impianti. Queste non ci sembrano scusanti, ma attenzione per i costi a carico della comunità e per la tutela ambientale”. Servizi pubblici locali. “Le tariffe dei servizi pubblici locali – si legge ancora nella lettera – non sono più determinate a livello comunale, ma sono calcolate sull’intera area di cui il Comune è parte, gli Ato, Ambiti territoriali ottimali. Questo ha permesso di innalzare il livello dei servizi in molti piccoli Comuni, dove l’esiguo numero di residenti rendeva impossibili investimenti di lungo periodo, e di implementare le reti dei centri maggiori. L’Azienda Speciale Multiservizi, poi, bersagliata tante volte in questi anni, è stato uno strumento strategico per gestire servizi essenziali quali mense scolastiche, farmacie comunali e parcheggi. Oggi stiamo lavorando perché l’Azienda possa divenire uno strumento di area per la gestione di servizi sotto il diretto controllo delle amministrazioni valdelsane, come è già successo con la Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa e con la Società della Salute”.
Nella lettera, Brogioni affronta anche due temi che sono stati al centro del consiglio comunale che si è svolto nei giorni scorsi: la videosorveglianza e il centro culturale islamico.
Videosorveglianza. “Entro il mese di giugno – aggiunge Brogioni – entrerà in funzione il nuovo sistema di videosorveglianza in alcuni punti strategici della città. Sarà uno strumento per migliorare la qualità sociale e urbana della città, come controllo e deterrente per eventuali episodi negativi, ma bisogna tenere conto anche delle normative legate alla privacy e al rispetto delle persone. Alimentare dubbi sul funzionamento e sull’utilità del sistema, significa solo voler ingenerare continuamente sentimenti di insicurezza che non fanno bene alla città”.
Centro culturale islamico. “Sul centro culturale islamico – chiude Brogioni – in questi anni sono state dette tante cose, da chi era a favore e da chi era contrario. Oggi, di fronte al centro che ormai è realtà, vorremmo che la discussione facesse un passo in avanti, parlando delle attività della struttura, che sarà aperta alla comunità colligiana per iniziative culturali e occasioni di conoscenza reciproca. L’amministrazione comunale ha sempre difeso lo spirito del progetto, che può essere un’occasione di crescita sociale e culturale per Colle e non solo, lavorando con una comunità che è presente da molti anni nel centro della città e integrata nel nostro tessuto sociale e culturale. Ritengo fuori luogo, irresponsabile e strumentale associare la nostra realtà a situazioni ben diverse, come Milano. Sui presunti abusi e sul rispetto delle regole ribadiamo, come abbiamo sempre fatto, il principio del ‘chi sbaglia paga’. Continueremo ad attivare tutte le procedure di controllo per sanzionare eventuali violazioni strutturali, garantendo la sicurezza dei cittadini, come abbiamo sempre fatto”.