Il caso accertato dalle guardie del WWF a poca distanza dal centro abitato di Colle di Val d'Elsa
COLLE DI VAL D’ELSA. Lo scorso giovedì le Guardie Volontarie del WWF hanno accertato la presenza di una femmina di capriolo rinvenuta con laccio in acciaio avvolto all’addome, a poca distanza dal centro abitato di Colle di Val d’Elsa. L’animale è rimasto intrappolato agonizzante per giorni, ed i tentativi per liberarsi hanno provocato profonde lesioni che hanno avuto come conseguenza lacerazioni e la rottura delle vertebre. Al rinvenimento il povero animale era ancora vivo, ma è spirato pochi minuti prima dell’arrivo del veterinario. Le Guardie WWF hanno al momento predisposto denuncia di reato contro ignoti.
Le trappole dei bracconieri, i lacci, le reti, i bocconi avvelenati, l’abbattimento di specie protette e gli spari con modalità non lecita rappresentano un vasto panorama di attività illegali presente purtoppo anche nella nostra provincia, ed ancora ben radicato in molte parti d’Italia. Per questo, il WWF ha chiesto al governo l’introduzione del “delitto di uccisione di specie selvatica protetta” (illecito punito sinora con una semplice sanzione) nel Codice Penale, nell’ambito della campagna Crimini di Natura (criminidinatura.wwf.it).
FOTO: L’animale rinvenuto ancora vivo (credits Vigilanza WWF)