Il sindaco di Torrita risponde alle critiche circa la partecipazione all’evento della Casa Editrice “Passaggio al Bosco”
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TORRITA DI SIENA. Dopo il botta e risposta dei giorni scorsi, avvenuto via email e sui social, sulla partecipazione al Borgo dei Libri 2018 di una Casa Editrice di estrema destra come “Passaggio al Bosco”, il sindaco di Torrita di Siena, Giacomo Grazi, desidera mettere un punto fermo alle polemiche, dicendo ufficialmente quello che è il suo parere, perfettamente in linea con quello degli altri amministratori comunali, e ribadendo quale deve essere il ruolo di un sindaco.
Tutto è nato quando alcuni rappresentanti di “Passaggio al Bosco” hanno ufficializzato la partecipazione all’evento con uno loro spazio, nel quale avrebbero esposto i loro libri. Una volta venuti a conoscenza di questo, Anpi Valdichiana e Anpi Sinalunga, separatamente ma con identiche motivazioni, hanno immediatamente stigmatizzato questa cosa accusando senza mezzi termini di viltà e di ignoranza politica sia il sindaco che gli organizzatori per non averne impedito la partecipazione. La risposta di Grazi è arrivata immediatamente per spiegare che, in buona sostanza, la partecipazione di quella casa editrice non poteva essere impedita dal Comune perché non c’erano i presupposti legali e democratici per farlo. Non è bastato. E in modo sotteso, ma senza calare di tono, le polemiche sono proseguite. Il sindaco ha quindi preferito dare le risposte che seguono per cercare di chiarire in via definitiva la questione, riconducendola anche alle azioni previste dal suo ruolo.
“Passaggio al Bosco” è una casa editrice che propone titoli tali da risultare certamente sgradevoli a istituzioni e persone – a noi per primi – di provata cultura democratica” – ha detto il sindaco Grazi – “Ma proprio perché profondamente democratici non solo nelle opinioni ma anche nella concreta espressione di un mandato elettivo ufficiale, che deve basarsi unicamente ed oggettivamente sul rispetto e sulla tutela delle leggi vigenti, non abbiamo potuto impedire la partecipazione di una casa editrice che, piaccia o non piaccia, è regolarmente iscritta al registro delle imprese, ha sedi ufficiali, svolge attività commerciale culturale alla luce del sole e partecipa ad eventi culturali ben più importanti e famosi del nostro”. Prosegue Grazi: “Sono altre le istituzioni o gli organismi deputati a stabilire se i loro libri non possono essere venduti, o a imporre limitazioni alla loro attività, vigilando in modo tale che non vengano infrante le leggi dello Stato e i principi fondanti della Costituzione. Vorrei ricordare anche che i libri che non avrebbero dovuto trovare spazio nella nostra bella iniziativa e altri del loro catalogo, di tenore ancora più “forte”, sono infatti regolarmente reperibili sui siti di vendita on line come Ibs, o Mondadori. E anche su Feltrinelli.it, che non si può certo definire come casa editrice di destra”.
Per ultimo, Grazi vuole anche rispondere ad illazioni, più o meno velate, di miopia politica e di una certa forma di nichilismo che ha impedito una presa di posizione ferma e coraggiosa riguardo al divieto di partecipazione della “Passaggio al Bosco”. “Non voglio certo mettermi a ricordare il mio passato politico, che è perfettamente coerente con il mio presente, e neanche quali sono i limiti dati dal mio ruolo. Tra questi quello importantissimo di essere uno dei garanti della legalità secondo i principi stabiliti dalle leggi vigenti. Ed Anpi, che è una associazione che si basa proprio sui principi democratici, dovrebbe essere paladina dell’espressione di questi principi, riconoscendo ad ogni istituzione, come quella del Comune, il ruolo che gli compete ed i limiti entro cui deve svolgere le sue azioni”.
In chiusura, il Sindaco Grazi fa un piccolo consuntivo del Borgo dei Libri. “Senza percepire tensioni e senza problemi di alcun genere, ad evento concluso posso affermare che anche quest’anno il successo è stato pieno sia in termini di pubblico che di visibilità in ambito non solo locale. Malgrado le polemiche iniziali, che avrei preferito fossero state risolte mediante colloqui personali o telefonici al fine di chiarire o porre rimedio qualora fosse stato necessario e possibile piuttosto che usare i social. Abbiamo visto ragazzi, famiglie, tantissimi visitatori arrivare a Torrita di Siena e muoversi serenamente nel nostro centro storico grazie al richiamo dato solo dalla cultura e dalla voglia di imparare, partecipare e incontrarsi davanti ad un libro”.