Buonconvento per Fabio Papini pone il problema non solo sull'amianto delle coperture ma anche sulle vasche presenti nel sottosuolo
BUONCONVENTO. Alcuni mesi or sono su la stampa il Sindaco nutriva una speranza per una società greca che avrebbe rilevato la fabbrica Buonconventina. Oggi purtroppo il sito industriale è chiuso, infatti il tribunale ha appaltato i lavori per lo smaltimento del materiale e macchinari utilizzati per la produzione. Gli scriventi presenteranno un Istanza indirizzata al Sindaco perché lo stesso richieda un sopralluogo congiunto con i capigruppo all’interno del sito industriale al fine di verificare lo stato dei luoghi. In particolare la nostra attenzione ricade su la copertura in eternit del tetto della fabbrica di vaste dimensioni, ma allo stesso momento anche alle vasche alimentate dai mulini reparto macinazione e vasche per contenere la barbottina ( in funzione fino agli anni 90 ) situate nel sotto suolo a vari piani, le quali sono state chiuse al momento del loro disuso. In aggiunta ai reparti sopra detti esisteva anche un reparto detto spray dove avveniva l’essiccazione della barbottina. Ora, considerato che ogni mulino conteneva 10.000 quintali di materiali , ed erano 10, ne esistevano altri 2 da 30.000 quintali fa pensare che il materiale all’interno di dette vasche potrebbe anche essere enormi quantità. Il succo della nostra istanza è richiamato dal fatto che questa bonifica in atto ricomprenda non solo il materiale a vista ma in particolare quello del sottosuolo di cui ancora oggi nessuno conosce lo stato reale dei luoghi. Per questo chiediamo al Sindaco un ispezione a garanzia e tutela dei suoi cittadini. Eravamo tornati a suo tempo su questo sito industriale e saremo certamente pronti, senza risposte certe, ad occuparcene nelle sedi opportune. Non dimeno farà seguito all’istanza un’interrogazione del gruppo in Consiglio Comunale.
Il gruppo
“ Buonconvento per Fabio Papini “