Galligani: "Dalla media alla mediocrità il passo è breve"
POGGIBONSI. Oggi in Consiglio comunale il dibattito centrale è stato sul Bilancio di previsione del prossimo anno. Caustiche le parole del capogruppo della Lega Riccardo Galligani: “Quello che la maggioranza ci ha prospettato non è un bilancio utile allo sviluppo della città. Manca coraggio, visione e innovazione per traghettare Poggibonsi nel futuro. In un contesto economico nel quale sono chiuse ben 122 imprese sul territorio (imprese di costruzioni passate da 691 a 567 in meno di un decennio, attività manifatturiere calate da 503 a 419 e commerciali da 822 a 746 nello stesso periodo) e vista la storica vocazione manifatturiera del nostro Comune, ci saremmo aspettati un’attenzione prioritaria per lo sviluppo economico della nostra città attraverso uno stanziamento sostanzioso in questo ambito, purtroppo però siamo costretti a constatare che di tutto questo vi è ben poca traccia. Doccia fredda anche per quanto riguarda le spese di investimento, che dal primo DUP approvato a quello di oggi, calano di ben 4 milioni di euro, passando dagli iniziali 4,8 milioni approvati a luglio agli attuali 1,7 milioni, procrastinando interventi importanti agli anni successivi.
In questo contesto il mantenimento delle medesime tariffe e delle medesime aliquote della tassazione comunale, che ovviamente è sempre meglio di un aumento, deve essere letto più come un’apatia dell’azione politico amministrativa che non si impegna adeguatamente a trovare soluzioni utili allo sviluppo del territorio, piuttosto che un virtuosismo.
Registriamo pochi finanziamenti anche in un settore di prospettiva come quello turistico. Le risorse impiegate nella sua promozione infatti, a fronte di un gettito di 220.000 euro dell’imposta di soggiorno, ammontano appena a 15.000 euro.
Manca sia l’impegno ad attrarre nuove imprese e lavoro sia l’impegno ad una riduzione delle spese, azioni che consentirebbero all’ente di abbassare le tariffe per imprese e famiglie.
Se è vero che i conti dell’ente sono sostanzialmente in ordine e che in questo contesto strutturale gli indicatori sono nella media degli altri comuni, è anche vero che senza una visione di sviluppo economico della città, il rischio di passare dalla media alla mediocrità è cogente.”