L’assemblea dei soci ha approvato il consuntivo
SOVICILLE. Si stringe il rapporto tra Banca Cras e le comunità dei territori di riferimento che rispondono alle attenzioni della banca concedendole ampia fiducia.
La risposta di famiglie e aziende è un segno tangibile nel bilancio d’esercizio del 2014 approvato dall’assemblea dei soci: crescono raccolta complessiva (+10,6% sul 2013) e utile (+27% sul 2013) e salgono a quasi 500milioni di euro gli impieghi. Merito anche degli investimenti sostenuti per sviluppare nuove tecnologie e rendere la banca sempre più semplice e vicina ai propri clienti, nonché del proseguimento dell’attività nel campo dei servizi e prodotti personalizzati della banca tra cui quelli di Banca Cras Assicurazioni.
«Siamo sempre stati vicini alle imprese e alle famiglie sostenendo il territorio sotto l’aspetto economico e quello mutualistico – ha detto in assemblea il presidente Florio Faccendi – una presenza ed un’attenzione ancora più puntuale proprio nel momento di maggiore difficoltà per tutta l’economia». Una presenza tangibile che nel 2014 ha visto sostenere l’attività di ben 235 associazioni di volontariato, iniziative culturali, associazioni sportive, scuole e istituzioni delle province di Siena, Grosseto e Livorno.
Il contributo della banca all’economia reale passa anche da interventi specifici per incentivare e sostenere le start-up e i giovani: «Non abbiamo mai smesso di investire e sostenere le famiglie e le imprese – ha commentato il direttore generale Umberto Giubboni – ricordando che solo nell’ultimo anno la banca ha messo a disposizione plafond per 20 milioni di euro e ha sostenuto il territorio siglando accordi per il finanziamento della CIGS, gli accordi ABI e associazioni di categoria.
Per quanto riguarda il conto economico, il margine d’interesse supera i 18,7 milioni di euro, mentre il margine d’intermediazione ha superato i 39,4 milioni di euro, con un aumento di 4,8 mln di euro sul 2013.
Una banca solida e ben patrimonializzata (il patrimonio nel 2014 ha superato i 65,6 milioni di euro) come emerge chiaramente dall’indice che misura la solidità patrimoniale delle banche (CET 1 Capital Ratio) al 14,22%, ben superiore al minimo previsto dalla normativa prudenziale Basilea3.
Il vice direttore della Federazione Toscana delle Banche di credito cooperativo Nicolò Nociforo ha introdotto anche un tema di forte attualità sui cambiamenti nel mondo bancario ed in particolare quello del credito cooperativo.