Riceviamo e volentier pubblichiamo l’intervento sulla situazione delle infrastrutture (la Cassia in particolar modo) di Nicola Bettollini. Segretario della Federazione Provinciale Senese della Costituente Comunista (Associazione per l’unità dei comunisti).
PROVINCIA. La Federazione Provinciale Senese della Costituente Comunista denuncia che ANAS ha comunicato, senza preavviso, la chiusura, a partire dal giorno 7 novembre alle ore 8 e fino al giorno 8 dicembre 2023, della SS 2 VIA CASSIA in entrambi i sensi di marcia, dal km 179+900 al km 181+800 per lavori di somma urgenza che interesseranno un TOMBINO…il quale sta cedendo e di conseguenza anche la sovrastruttura stradale ma non per le pioggie, quanto, secondo noi, per la mancanza di un serio ed efficace programma di manutenzione stradale.
Per tutto il tempo della chiusura il traffico sarà deviato sulla viabilità Provinciale e di competenza ANAS mediante la SP53 “della Val d’Orcia”, la SP18 “del Monte Amiata” e la SS146 “Di Chianciano”.
Ne consegue allungamento del percorso, nervosismo, aumento di spese per i lavoratori pendolari, popolazione, turisti, mezzi pubblici. I tempi di percorrenza si aggirano intorno ad un ora, senza contare la mancanza di ponti rassicuranti o rimasti in piedi. Verrebbe da dire,
𝗙𝗶𝗻𝗼 𝗮𝗹𝗹’𝗨𝗹𝘁𝗶𝗺𝗼 𝗣𝗼𝗻𝘁𝗲…
ma non ne resterà soltanto uno, qua non ne resterà nessuno.
La povera Cassia non è che un lento serpente di fondovalle, è stretta e contorta e costellata di ponti, quasi tutti medievali, alcuni addirittura romani.
Ed è probabilmente da allora che non viene fatta manutenzione.
Prima è toccato al 𝐩𝐨𝐧𝐭𝐞 𝐚 𝐍𝐨𝐯𝐞 𝐋𝐮𝐜𝐢, che dalla Cassia arrivava direttamente a Pienza, crollato 12 anni fa e lasciato là.
Pochi abitanti, POCA RAPPRESENTANZA POLITICA….
Nessuno si è occupato dei disagi locali, dei coltivatori costretti a percorrere chilometri con le macchine da lavoro. Solo macerie e promesse vane.
Poi il ponte in prossimità del distributore di 𝐒𝐚𝐧 𝐐𝐮𝐢𝐫𝐢𝐜𝐨, su cui ormai la carreggiata è ristretta ed è stato messo un semaforo ormai fisso, con annessa scarpata che frana sopra per cui a San Quirico adesso c’è una specie di circonvallazione a senso unico che aggira i disastri.
Contemporaneamente semaforo e restringimento della carreggiata del ponte che collega 𝐏𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞 𝐌𝐨𝐧𝐭𝐢𝐜𝐜𝐡𝐢𝐞𝐥𝐥𝐨, sempre proveniente dalla Cassia, poco dopo il Castello di Spedaletto
Il ponte di 𝐁𝐚𝐠𝐧𝐨 𝐕𝐢𝐠𝐧𝐨𝐧𝐢 non è stato ristretto per semplice impossibilità (è già stretto…), ma le crepe nella struttura sono molto poco rassicuranti
Poi ci sono mille ponticelli su torrenti ed affluenti vari, tutti conciati malissimo, e proprio uno di questi, tra Bagno Vignoni e San Quirico, questa settimana dopo anni di incuria ha ceduto. Risultato: utilizzare percorsi alternativi su strade sterrate decisamente inadatte al traffico di massa di una statale, ma che l’Anas suggerisce di utilizzare…
Dulcis in fundo la chiusura della galleria “Le Chiavi” che sempre sulla via Cassia collega la Val d’Orcia con l’alto viterbese, tagliando fuori anche Radicofani e l’Amiata.
L’allora Presidente della Provincia di Siena e Sindaco di Montalcino, Franceschelli, in assemblea di alcuni anni fa a Gallina, comunicò candidamente che i fondi non c’erano ma per avviare i progetti di ricostruzione furono spesi decine di migliaia di euro…Oggi, Franceschelli è diventato Senatore. Membro Gruppo PD-IDP. Membro della 9ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare). Membro supplente del Consiglio di garanzia.
Sarebbe il caso, viste le ripercussioni anche sul turismo, commercio ed agricoltura, fare pressioni per far terminare nel minor tempo possibile i lavori ed avviare un serio e duraturo programma di manutenzione dell’asse viario e accessori. Capisco che i parlamentari rimasti a tutelare gli interessi della provincia siano pochi, grazie al taglio della rappresentanza, voluto dal precedente ed attuale governo ma come si dice…, questi sono…
Informiamo anche che il 18 Aprile scorso, è stato istituito il Tavolo Permanente Monitoraggio Rete Stradale della Provincia di Siena coordinato dal Prefetto e composto dal dirigente della Polizia Stradale, dai rappresentanti dei comuni interessati (come potevano non sapere dell’intervento non si comprende) territorialmente e da rappresentanti della regione Toscana, della provincia e di ANAS Spa. Il tavolo elabora un report sulle condizioni manutentive delle strade principali e secondarie, sulla destinazione di eventuali finanziamenti pubblici e sull’incidentalità stradale e le connesse attività di prevenzione. La chiusura della Cassia era a conoscenza di tutti, immaginiamo.
Guardo con rabbia le macerie di ciò che tanti operai costruirono con ardimento e convinzione, in un’epoca nella quale i diritti venivano tutelati e non bistrattati come oggi.
Non la pioggia, non il vento, non la neve ma soltanto incuria, abbandono e incapacità di una classe politica che litiga anche tra appartenenti allo stesso partito, sindaci e parlamentari. Non ci meritiamo lo scempio di un territorio, di una natura che dalle Alpi alla Sicilia si ribella, almeno lei….