Adesso responsabilità: necessario costruire un Pd unito che determini percorsi unitari
CHIUSI. “Grazie alle primarie del Partito Democratico le Terre di Siena hanno vissuto una grande festa della democrazia e per questo mi sento davvero di ringraziare tutto il Partito per avermi dato la straordinaria opportunità insieme a Valeria, Simone, Alice, Roberto e Raffaella, di vivere la campagna congressuale come capolista della mozione Renzi alla quale ben 15 329 persone, su circa 20 mila votanti, hanno dato fiducia, permettendo al collegio senese di ottenere il miglior risultato, in termini di voti assoluti, insieme a Pisa e a Firenze città nella Regione Toscana. Il primo grazie per questo straordinario risultato va innanzitutto ai tanti volontari impegnati nel territorio della Provincia di Siena che hanno reso un grande servizio al Paese favorendo quella democrazia coinvolgente che solo il Partito Democratico sa generare. Adesso che le primarie sono terminate, parteciperò con grande onore e orgoglio alle riunioni dell’assemblea nazionale perché è arrivato il momento di scrivere una pagina nuova del futuro e costruire nelle Terre di Siena un partito nel quale il concetto di unità non sia soltanto una parola sbandierata e proclamata, ma un valore praticato e attuato. Il nostro primo obiettivo in Provincia di Siena deve essere quello di costruire un partito che sappia individuare una classe dirigente capace di costruire processi unitari nella composizione dei nuovi organismi lasciando da parte le logiche dei distinguo e delle fughe in avanti che non hanno prodotto positività nel nostro territorio. Basta con le prove di forza della maggioranza e basta con le logiche delle divisioni a prescindere della minoranza. I cittadini hanno scelto chiaramente su quale progetto occorre indirizzare ogni sforzo politico del nostro partito, ma la priorità soprattutto nelle nostre terre, è quella di costruire la casa di tutti, dove le regole le rispettano tutti. I nostri elettori sono stufi delle polemiche al nostro interno e questo congresso lo ha chiaramente detto. Il nostro popolo ci sta aspettando nel luogo in cui terminano le polemiche ed iniziano i processi unitari che sanno affrontare con concretezza i bisogni e le necessità quotidiane.
Occorre trovare un linguaggio comune e processi condivisi ed unitari per costruire un partito che torni ad essere un partito popolare e che, pur guardando al futuro con ottimismo, tende sempre la mano a chi sta vivendo un momento di difficoltà per non lasciare indietro nessuno. Nelle nostre terre mi farò carico di questa aspettativa.
Il confronto mai duro, ma sempre leale e propositivo delle primarie è servito a riscoprire la bellezza di fare politica in mezzo alla gente con la consapevolezza di far parte di una grande famiglia dove non ci sono nemici, ma compagni con i quali confrontarsi e poi andare uniti ad affrontare gli avversari che ci sono fuori dalle nostre stanze. Oggi come non mai c’è bisogno di tanta democrazia ed unità per fermare la deriva di movimenti autoritari e dinastici che è necessario arrestare prima che sia troppo tardi per il bene dell’Italia e dei nostri figli. Il Partito Democratico deve tornare ad incarnare quell’idea che un futuro migliore è possibile solo ripartendo dalla dignità del lavoro che caratterizza la nostra Repubblica e non dai sussidi o dall’assistenzialismo. Il congresso appena terminato non è stato, quindi, una rivincita, ma un nuovo punto di inizio dal quale, tutti insieme, costruire un nuovo centro sinistra che sia l’espressione e la sintesi di chi ama veramente la nostra Italia. Per fare questo ci sarà bisogno di tutti: delle idee per il sud di Emiliano e del senso di unità di Orlando, ci sarà bisogno di tornare nei circoli e nei mercati a spiegare perchè è necessario credere nel Partito Democratico, ci sarà bisogno di tanta passione e di tanta volontà di guardare al bene degli altri prima che a noi stessi. Tutto questo è nel dna del Partito Democratico e dalle Terre di Siena ci impegneremo anima e cuore per far sì che questo sogno diventi realtà.”