Un 32enne tedesco scoperto dalla Polizia a Poggibonsi
POGGIBONSI. I poliziotti del locale Commissariato, diretto dal vicequestore aggiunto Gianluigi Manganelli, sono intervenuti alle 9.35 circa in via Trieste, dove la titolare di un negozio aveva appena segnalato di aver ricevuto una banconota da 50 euro da parte di cliente, per l’acquisto di alcuni prodotti, al costo di 7,40 euro, sulla genuinità della quale solo successivamente si era insospettita. Avute le descrizioni del giovane, gli agenti si sono messi immediatamente sulle sue tracce setacciando la città e, dopo circa una mezz’ora di ricerche, hanno individuato nei pressi della stazione ferroviaria, una persona che corrispondeva alle descrizioni. Subito l’hanno fermato ed identificato, verificando che l’uomo, un 32enne di origini tedesche da tempo residente a Chiusdino,aveva diversi precedenti di polizia, anche specifici, per spendita di banconote false in diverse parti d’Italia.
A quel punto i poliziotti gli hanno chiesto di mostrare loro di cosa fosse in possesso e lo straniero ha estratto dalle tasche dei pantaloni alcuni pezzi da 50 euro falsi. Gli agenti lo hanno, quindi, perquisito e hanno trovato un ulteriore pezzo da 50 euro nel suo portafogli e 42,60 euro, ovvero il resto dei soldi ricevuti dalla negoziante per l’acquisto della merce.
Il 32enne ha confessato di aver comprato alcuni prodotti con i soldi da lui fabbricati artigianalmente, cosa che i poliziotti sono andati subito a verificare, effettuando una perquisizione domiciliare. Nell’abitazione dell’uomo hanno infatti trovato e sequestrato una stampante, un Pc, alcuni rotoli di carta stagnola, ritagliati per clonare le banconote e due bottigliette di spray ravvivante del colore, insomma il kit occorrente per la produzione in casa delle banconote.
Al termine degli accertamenti, la Polizia ha quindi sequestrato anche le banconote rinvenute, in tutto 14 pezzi da 50 euro, e il tedesco è stato arrestato per fabbricazione, spendita e detenzione di banconote false. Ora si trova agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.