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La risposta del Pd e del sindaco Avanzati non si è fatta attendere.
“I documenti e gli articoli presenti nella bacheca sotto i portici del Comune sono stati esposti su iniziativa dell’amministrazione comunale, e non del Pd o di un altro partito della maggioranza, con l’unico obiettivo di informare i cittadini sulle ripercussioni che l’esclusione di Abbadia San Salvatore dai Comuni montani comporterà per tutta la comunità” scrive il sindaco badengo. “Alla fine del mese di dicembre – continua Avanzati – abbiamo esposto il documento dell’Uncem Toscana con l’elenco dei Comuni riconosciuti come montani sulla base dei criteri altimetrici, fissati dalla Finanziaria 2010, cercando di spiegare i motivi dell’esclusione di Abbadia San Salvatore. Il nostro paese, infatti, per quattro chilometri quadrati non soddisfa il criterio che riconosce come Comuni montani i territori dove oltre il 75 per cento supera i 600 metri di altitudine. Nei giorni successivi – continua Avanzati – abbiamo aggiunto alcuni articoli pubblicati da quotidiani locali dove la Lega Nord denunciava i presunti sprechi legati alla presenza delle Comunità montane e la mia risposta, in qualità di sindaco, per intervenire su un tema che interessa tutti i cittadini di Abbadia, al di là della loro collocazione politica. Nei giorni scorsi, infine, abbiamo esposto altri articoli sulla crescita di “Marina d’Abbadia San Salvador”, la protesta ironica nata sul social network Facebook grazie al lavoro di un gruppo di giovani badenghi”.
“L’esclusione di Abbadia dai Comuni montani – aggiunge Avanzati – avrà ripercussioni pesanti sui cittadini, che hanno tutto il diritto di conoscere le forti penalizzazioni che subiranno sul fronte dell’erogazione dei servizi e sulle altre opportunità garantite finora in tanti settori, dal sociale alla cultura fino all’istruzione. Per questo motivo, continueremo ad esporre nella bacheca documenti e informazioni che riterremo utili per il bene della comunità. Questa mattina – continua il primo cittadino badengo – abbiamo aggiunto la sentenza della Corte Costituzionale che rimette in discussione le quote altimetriche, fissate dalla Finanziaria e l’intervento dell’Uncem Toscana sulle zone franche montane. La sentenza della Corte Costituzionale si pone in linea con le indicazioni dell’Unione europea, che ha sempre ritenuto non corretto stabilire la montanità e i problemi ad essa collegati soltanto in base a criteri altimetrici. Il nostro auspicio è che il governo lasci alle Regioni la competenza in materia. Sulle zone franche montane, invece, aspettiamo un intervento concreto per venire incontro alle esigenze socio-economiche dei territori montani, dopo l’emendamento presentato dal senatore del Pdl, Lucio Malan sulla regolamentazione delle zone franche urbane. In relazione ai contenuti dell’articolo apparso oggi sulla stampa locale – conclude Avanzati – sto valutando l’ipotesi di intraprendere azioni legali contro chi sostiene una notizia falsa, anche perché, nel frattempo, mi risultano essere pervenute pesanti accuse ed offese nei miei confronti tramite Internet”.