COLLE DI VAL D'ELSA. Sono stati oltre cento i colligiani che, nei giorni scorsi, hanno sottoscritto l’appello promosso da Avviso Pubblico – l’associazione di cui è socio anche il Comune di Colle Val d’Elsa e che riunisce enti locali e regioni nella lotta contro le mafie – per chiedere il ritiro della norma inserita nella Legge Finanziaria per il 2010 che prevede la possibilità di vendere i beni confiscati alla mafia con il forte rischio di riconsegnare i beni a soggetti mafiosi. Nei giorni scorsi anche il sindaco colligiano, Paolo Brogioni era sceso in piazza con la fascia tricolore per aderire all’iniziativa lanciata da Avviso Pubblico e sensibilizzare i cittadini sul tema dell’appello.
“Nel 1996 – si legge nell’appello – un milione di cittadini hanno sostenuto, con la loro firma, l’approvazione della legge numero 109 che ha sancito l’utilizzo sociale di beni confiscati alla mafia e a soggetti che operavano nell’illegalità. Ville sontuose sono divenute scuole, centri di recupero per ragazzi tossicodipendenti, centri per anziani e caserme per le forze dell’ordine, mentre terreni incolti sono stati resi produttivi grazie al lavoro di tanti giovani. Tutto questo oggi rischia di essere vanificato e non possiamo permettere che ciò accada”.
“Nel 1996 – si legge nell’appello – un milione di cittadini hanno sostenuto, con la loro firma, l’approvazione della legge numero 109 che ha sancito l’utilizzo sociale di beni confiscati alla mafia e a soggetti che operavano nell’illegalità. Ville sontuose sono divenute scuole, centri di recupero per ragazzi tossicodipendenti, centri per anziani e caserme per le forze dell’ordine, mentre terreni incolti sono stati resi produttivi grazie al lavoro di tanti giovani. Tutto questo oggi rischia di essere vanificato e non possiamo permettere che ciò accada”.