“Dopo tanti anni di attese e ritardi – continua Taccioli – siamo finalmente giunti all’apertura del cantiere di un’opera fondamentale non solo per la Val d’Arbia, ma per tutta la parte sud della Provincia di Siena. La sofferenza degli abitanti di Ponte a Tressa e di More di Cuna e di tutti gli automobilisti che ogni giorno sono costretti a sopportare code, lunghe attese e rischi continui, dovuti alla pericolosità dell’attuale tracciato, hanno adesso quella risposta a lungo aspettata. Va dato merito all’attuale amministrazione provinciale di essersi messa a lavoro su questo tema, sin dai primi giorni del suo insediamento. Il presidente, Simone Bezzini e l’assessore ai lavori pubblici, Alessandro Pinciani hanno dimostrato fino ad oggi di considerare la Cassia una delle priorità infrastrutturali dell’attuale mandato”.
“Adesso – continua Taccioli – è importante che l’andamento dei lavori venga monitorato costantemente, attraverso il coinvolgimento dei territori interessati, per fare in modo che i tempi vengano rispettati. I continui slittamenti dei tempi di realizzazione della Cassia devono inoltre far aprire una riflessione seria sull’attuale funzionamento delle procedure di progettazione e di appalto delle opere pubbliche in Italia. La Cassia è l’emblema di come la complessità della burocrazia e la rigidità delle procedure comporti un ingessamento e un ritardo inaccettabile dei lavori che rischiano di bloccare un Paese, come l’Italia, che da un punto di vista infrastrutturale presenta ritardi atavici rispetto alle altre realtà europee”.
“E’ assurdo ad esempio – conclude Taccioli – che la legge italiana permetta che si possano susseguire ricorsi all’infinito senza limiti temporali su una materia su cui si sono già pronunciati sia il Tar che il Consiglio di Stato. Questo dimostra che c’è qualcosa che non funziona negli strumenti normativi e che il Governo, invece di promettere opere pubbliche invano, dovrebbe intervenire per riformare un settore, che così come congegnato, frena la competitività del sistema Italia. Per quanto riguarda la Cassia, ci aspettiamo che nelle prossime settimane sia presentato un grande piano di adeguamento da parte della Regione che tenga conto di tutto il tracciato, a partire da quei progetti, come le curve di Curiano, che sono già pronti da tempo e su cui è necessario dare un’accelerazione, come promesso dal candidato del Pd Enrico Rossi nei giorni scorsi”.