Mutai è atleta di punta del Tuscany Camp di San Rocco a Pilli
SOVICILLE. I mondiali di atletica di Pechino parlano anche un po’ senese. La gara di maratona maschile, disputata lo scorso 22 agosto, ha visto salire sul podio l’ugandese Solomon Mutai, atleta di punta del Tuscany Camp di San Rocco a Pilli, centro sportivo di altissimo livello creato e diretto da Giuseppe Giambrone, siciliano di Caltavuturo, ormai da anni sarrocchino d’elezione, divenuto, nel frattempo, responsabile tecnico della Nazionale Ugandese.
Si tratta di un risultato straordinario, che premia l’impegno e la serietà di un’organizzazione che segue i podisti non solo sotto il profilo della preparazione atletica, ma anche dal punto di vista sanitario, attraverso il Centro medico di San Rocco a Pilli. E’ da notare, al proposito, che il maratoneta ugandese che ha conseguito il bronzo a Pechino – guadagnandosi in tal modo il passaporto per le Olimpiadi di Rio 2016 – è stato per mesi curato all’anca proprio a San Rocco, dopo il serio infortunio che lo ha tenuto lungamente lontano dalle piste.
“In Cina abbiamo vissuto una grande emozione – dice Giuseppe Giambrone – che ci ha ripagato ampiamente delle fatiche di questi anni. Spero che adesso tutti possano meglio conoscere e apprezzare il valore del nostro progetto”.
“Voglio esprimere tutte le mie congratulazioni a questi meravigliosi atleti – sottolinea Giuseppe Gugliotti, sindaco di Sovicille – a Giuseppe Giambrone, a tutto lo staff di Tuscany Camp. Grazie per il valore anche sociale che questa iniziativa assume: Tuscany Camp è principalmente il centro atletico di San Rocco, ma non solo quello. Sono tante, infatti, le attività che i nostri concittadini hanno impiantato in Uganda, offrendo opportunità, sostegno e cure mediche a tanti ragazzi e ragazze e a tante famiglie del luogo. Senza considerare – prosegue Gugliotti – la risonanza promozionale per il territorio che questa iniziativa sportiva porta con sé: Tuscany Camp proietta la Val di Merse nel mondo. E non mi pare roba da poco!