Premiati come Maestro il professor Fausto Malcovati e come critico Elena Scolari
RADICONDOLI. Domenica 28 luglio alle ore 16, a Palazzo Bizzarrini, a Radicondoli, si è svolta la consueta cerimonia di consegna del Premio Radicondoli per il teatro, indetto dal Festival di Radicondoli, Radicondoli Arte, il Comune di Radicondoli, con il patrocinio dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro. Il premio, giunto alla quindicesima edizione, sottolinea ogni anno attraverso segnalazioni dalla base del mondo teatrale (artisti e operatori del settore) un maestro del teatro, e alternativamente un progetto creativo e un critico teatrale emergente.
Anche quest’anno tante le segnalazioni, 88, giunte alla commissione, composta dai critici teatrali Sandro Avanzo, Rossella Battisti, Claudia Cannella, Enrico Marcotti, Valeria Ottolenghi, e da Elena Lamberti (coordinatrice organizzativa del Premio) che ha deciso di premiare come Maestro il professor Fausto Malcovati e come critico Elena Scolari.
Il Premio Radicondoli per il teatro a maestri che sanno donare esperienza e saperi è assegnato al professor Fausto Malcovati. Docente di Lingua e Letteratura Russa all’Università di Milano, traduttore e critico teatrale, il professor Malcovati è uno dei massimi esperti di teatro e cultura russa. Oltre ad aver tradotto tutto il teatro di Čechov e ad aver lavorato sugli scritti teorici dei principali maestri della regia, quali Stanislavskij,
Mejerchol’d e Vachtangov, si è occupato di simbolismo russo, in particolare nelle opere di Vjaceslav Ivanov e di Valerij Brjusov, e della narrativa russa della seconda metà dell’Ottocento, con monografie e saggi dedicati a Gogol’, Dostoevskij, Tolstoj. Nel 2016 ha vinto il premio Ubu per il valore della sua ricerca.
Alla lecchese Elena Scolari è assegnato il Premio Radicondoli per il teatro ai critici più sensibili al teatro che muta. Laureata in Filosofia con la cattedra di Estetica dello spettacolo presso l’Università Statale di Milano, Elena Scolari lavora come assistente presso le Gallerie d’arte Amedeo Porro e Raffaella Cortese di Milano. Dal 2007 al 2018 collabora in qualità di critica con la rivista on line Eolo, specializzata in teatro ragazzi, dal 2011 fa parte della redazione di PAC PaneAcquaCulture e dal 2020 collabora con la rivista Hystrio. Dal 2013 è
membro della giuria e del coordinamento organizzativo di Rete Critica. Partecipa in qualità di relatrice a convegni di argomento culturale, tra gli altri il Laboratorio Olimpico di Vicenza (organizzato dall’Accademia Olimpica). Dal 2019 al 2021 è consigliere nel Direttivo di Ancrit (Associazione Nazionale Compagnie e Residenze di Innovazione Teatrale), di cui ora è vicepresidente (nuova denominazione: ANCTI Ass. Nazionale Compagnie e Teatri Italiani). Dal 2004 lavora per la compagnia Teatro Invito di Lecco con l’incarico di direzione
organizzativa.
Il riconoscimento alla memoria di Valter Ferrara (operatore teatrale, esperto di cinema e di arti visuali, ex direttore del Teatro Mercadante di Napoli) che, per il sesto anno, premia artisti che si sono particolarmente distinti nell’uso di tecniche visuali, di nuove tecnologie o di video a corredo delle proprie produzioni va quest’anno all’attore e regista marchigiano Giacomo Lilliù. Dopo il diploma alla London Academy of Music and Dramatic Arts Lilliù e la formazione con Umberto Angelini, Romeo Castellucci, Julian Hetzel, Francesca
Proia, Silvia Rampelli, Alessandro Sciarroni, Lilliù nel 2015 fonda Collettivo ØNAR, che nel tempo aggrega collaborazioni mutevoli in una ricerca nomade e promiscua. Tra le linee esplorate, quella dedicata ai linguaggi digitali è inaugurata nel 2016 da bloomsday, una maratona di 20 ore di happening urbano basata sull’Ulisse di Joyce e WOE/ Wastage Of Events (2021, vincitore Residenze Digitali 2021 e Le Meraviglie del Possibile 2023), un’esplorazione della memoria come categoria intersezionale fra umano e digitale, che nel 2023 debutta al
Festival Fabbrica Europa di Firenze come live set ibrido, contemporaneamente in presenza e in live streaming su Twitch. Attualmente è impegnato con Il Teatropostaggio da un milione di dollari (vincitore Residenze Digitali 2023), performance via Telegram con la curatela drammaturgica di Pier Lorenzo Pisano, tematicamente incentrata sulla collisione di linguaggio memetico e forma teatrale. Il lavoro debutta nel 2024 a Kilowatt Festival (Sansepolcro) e viene selezionato da festival come RomaEuropa, Città Visibili (Rimini),
Urbino Teatro Urbano.
Prestigioso l’albo d’oro dei vincitori delle passate edizione. Fra i critici, Renzo Francabandera, Roberto Rizzente, Diego Vincenti, Lucia Medri, Valentina De Simone, Marco Menini, fra i maestri Alessandro Benvenuti, Teatro L’Arboreto di Mondaino, Cesar Brie, Ugo Chiti, Chiara Guidi, Dario Marconcini, Riccardo Caporossi, Antonio Latella, Carlo Mangolini, Serena Sinigaglia, Maria Consagra, Michele Di Stefano, Gigi Dall’Aglio, Claudio Morganti, Fabrizio Arcuri, Carmelo Rifici, Massimiliano Civica, Peter Stein.
Fra i progetti speciali NeXtwork (Luca Ricci e Teatro dell’Orologio) e Aldo Morto (Daniele Timpano e Teatro dell’Orologio), Le parole e la città (Teatro dell’Argine), La Corte Ospitale di Rubiera, Nuovo Teatro Sanità di Napoli, FuoriLuogo di La Spezia, il progetto Malagola.
Premio della giuria è andato negli anni a Rai5, Cue Press, Terreni Creativi di Albenga (Kronoteatro) mentre il Premio dedicato alla memoria di Valter Ferrara (operatore teatrale, esperto di cinema e di arti visuali, ex direttore del Teatro Mercadante di Napoli) è stato assegnato a Unterwasser, Giancarlo Cauteruccio, Nicola Galli, Livia Gionfrida, Connie Prantera.
Il Festival di Radicondoli dal 6 all’8 settembre prosegue il suo programma con una particolare attenzione alla nuova drammaturgia italiana con un campus per giovani attori, scrittori e registi, uno spazio interdisciplinare e multiculturale aperto al confronto fra i diversi professionisti dello spettacolo (tra cui Graziano Gregori e Alessandro Paschitto, in un concreto confronto con la scrittura, con la produzione e la promozione dei testi teatrali. In programma spettacoli e work in progress, alcuni testi ancora freschi di scrittura, altri come studi e un doveroso omaggio a un drammaturgo importante come Massimo Sgorbani scomparso recentemente con Federica Fracassi che recita in Eva, e la lettura di Norma 44 con Antonella Miglioretto, Francesco Argirò, Laura Cravedi, un testo inedito di Dacia Maraini alla presenza dell’autrice.
Il Festival di Radicondoli è realizzato grazie al contributo del Comune di Radicondoli, Ministero della Cultura, Regione Toscana.