Scadenza ravvicinatissima, occorre attivarsi per presentare le domande. Avviata una complessa macchina che vede coinvolti l’Unione dei Comuni e gli Enti
VALDICHIANA. Aiuti in arrivo dalla Protezione Civile anche per i Comuni della Valdichiana Senese colpiti dalla violenta ondata di maltempo di fine ottobre.
Sette le municipalità dell’area ammesse ai fondi straordinari e cioè Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga e Trequanda, sui cui territori la violenta perturbazione, tra lunedì 29 e martedì 30 ottobre, provocò i danni maggiori a causa della pioggia ma anche del vento.
I contributi fissati dalla Presidenza del Consiglio ammontano ad un massimo di 5.000 Euro per le abitazioni private e di 20.000 Euro per le attività economiche.
Strettissimi i tempi stabiliti per presentare le richieste: il termine scade infatti giovedì 13 dicembre e dunque il Centro Intercomunale di Protezione Civile dell’Unione dei Comuni Valdichiana Senese e gli uffici tecnici dei territori interessati si sono mobilitati per diffondere la notizia nella maniera più rapida e capillare possibile.
I modelli di domanda sono disponibili sui siti web dell’Unione dei Comuni e dei singoli Enti e possono essere anche ritirati presso la sede dell’Unione, a Sarteano, o presso gli uffici tecnici dei sette Comuni. Gli stessi uffici sono a disposizione per fornire, telefonicamente, informazioni e chiarimenti.
Si ricorda che le domande devono essere indirizzate al Comune nel cui territorio si trovino l’immobile o l’attività che hanno subito danni e che deve presentare richiesta anche chi abbia già inviato segnalazioni di danni ai singoli Comuni o al Centro Intercomunale di Protezione Civile.
E’ la stesso dipartimento della Protezione Civile ad indicare le motivazione di una tempistica così serrata che vanno ricercate nella necessità di disporre entro la fine dell’anno di una stima delle risorse necessarie per applicare le prime misure di sostegno e quantificare l’importo necessario. Basti pensare, per dare un’idea della vastità dell’operazione, che l’ondata di maltempo colpì ben 11 regioni e che la stima dovrà quindi essere relativa ad un territorio superiore alla metà della superficie nazionale.