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VALDELSA. Nella giornata di ieri (4 novembre), i militari di Castellina in Chianti e Monteriggioni, hanno eseguito una serie di controlli anti-caporalato presso alcune aziende vitivinicole, identificando circa 40 lavoratori impiegati nel settore. Tali controlli hanno permesso di rintracciare un cittadino di origine pakistana di 23 anni residente a Firenze che, per ottenere un regolare contratto di lavoro da una nota azienda del Chianti, aveva presentato un permesso di soggiorno falso.
I militari della compagnia di Poggibonsi, accertate le generalità dei lavoratori, hanno proceduto a verificare sia i documenti di soggiorno che i contratti di lavoro, rilevando, mediante una serie di controlli incrociati, che il permesso di soggiorno del pakistano risultava essere scaduto da un paio di anni e non rinnovato per mancanza dei requisiti. Il giovane è stato arrestato perciò per il reato di “falsificazione di permesso di soggiorno”. Nella mattinata odierna è prevista l’udienza di convalida e l’autorità giudiziaria dovrà decidere sull’espulsione del giovane.
Intanto però, il lavoro dei militari della Benemerita non si è esaurito con l’arresto dell’uomo, ma prosegue per ricostruire le dinamiche di assunzione dei lavoratori extracomunitari ed quello ancora più complesso del mercato nero dei documenti falsi o falsificati. Nelle prossime settimane, in tutta la provincia di Siena, gli uomini dell’Arma saranno impegnati in ulteriori mirati controlli finalizzati a verificare il rispetto delle procedure di lavorazione degli alimenti, che il rispetto della normativa dei lavoratori.